GRIMALDI – Una ferma condanna all'anonimato giunge dal gruppo di minoranza “Stretta di mano”. Facendo espressamente riferimento ad alcune lettere anonime che «diffamano e oltraggiano» una cittadina grimaldese, i consiglieri Pino Albo e Alessandra Medaglia, chiedono la convocazione di un consiglio comunale che abbia all'ordine del giorno la suddetta questione.
Nella richiesta scritta, indirizzata al presidente del Consiglio comunale, Paolo Gagliardi, e al sindaco, Roberto De Marco, il gruppo “Stretta di mano” ritiene «che l’amministrazione comunale di Grimaldi, nella sua più ampia espressione, costituita dal consiglio comunale, debba prendere una posizione netta e attuare ogni utile azione per contrastare ed evitare per il futuro il ripetersi di tali azioni».
La vicenda, denunciata in questi giorni, sul social Facebook, dalla stessa cittadina diffamata dalle lettere anonime, ha provocato la reazione di molti grimaldesi, che le hanno manifestato piena solidarietà, insieme ai due consiglieri Albo e Medaglia. «L’aggravante – scrivono i due amministratori - è che queste diffamazioni, per come riportato dalla persona colpita, si stanno ripetendo da diversi mesi, dunque sono tali da poter essere astrattamente qualificati come veri e propri episodi di stalking».
Nel manifestare vicinanza e sostegno morale alla concittadina vittima delle lettere anonime, i consiglieri condannano fermamente questa forma di anonimato che – dicono - «intende minare la forza e la determinazione di una donna a mantenere e difendere la serenità della sua famiglia e la tutela del suo bambino», ed esprimono un’analoga condanna «verso chi, in maniera vile, non avendo il coraggio di affrontare direttamente le persone, si nasconde dietro questa forma di “denuncia”, mettendo in luce l’assenza totale dei propri principi morali e, evidentemente, provando godimento nel fare, in maniera del tutto gratuita, del male alle persone».