Interpretazione allegorica a cura di F.VETERE

Uguaglianza e Giustizia, quali principi etici amalgamati come simboli di equilibrio umano proiettati verso il bene, si conformano nel periodo astronomico segnato dalle fasi equinoziali, in cui "aequa lux in aequa nocte " connota la stagione della Rinascita primaverile e del crepuscolo invernale. 

Alta espressione della Luce è il Disco solare, che irradia con rigenerata forza il manto primaverile, assopito nelle gelide braccia della morta fase stagionale. Le energie,in sonno nella sterile terra, ritrovano vigore dall'Astro di fuoco, che dal momentaneo letargo si svegliano per dar vita agli elementi del Creato.


Equinozi e Solstizi solennizzano gli inizi delle stagioni come momenti in cui madre Natura influenza l'esistenza del genere umano, creando unità e aggregazione allorquando il Sole sconfigge l'oscurità che tenta di velare il chiarore della Luce, alla stregua della ragione che vince l'ignoranza. Nasce una mitologia solare di matrice egizia, che vede in Osiride il dio elargitore di vigorosa energia che esploderà nell'Equinozio primaverile quando la tregua tra luce e tenebre, in simbiotico equilibrio, farà rivivere momenti di tolleranza e parità. Ai primordi dell'epopea umana gli uomini, uniti in solidale aggregazione festeggiano i cicli astrali per sublimare la Natura nel suo eterno moto di rinnovamento.
Per i nostri lontani progenitori è di vitale preminenza ricordare i momenti equinoziali e solstiziali tanto da lasciare solenni vestigia, che dalla Terra del Nilo si estendono in tutto il mondo antico, specie per ricordare il transito del Sole sul meridiano terrestre.
L'equità equinoziale tra luce e tenebre impone un pacato momento spirituale, pervaso da profonda meditazione attraverso molteplici ritualità, con alta valenza morale e con precipuo intento di sani insegnamenti.
Tutto ciò per evitare nefasti eventi, per dar vigore a promesse di agognata speranza, a cui bisogna affidarsi per fecondare non solo l'humus terrestre ma anche quello esistenziale con rigenerata linfa vitale, dispensata dal Disco solare. Solstizi ed Equinozi sono fenomeni di natura solare che si celebrano in ogni emisfero nella stessa data, per cui diventano simboli di aggregante comunione solidale, senza discriminazione alcuna.
Il Sole è immensa forza, che nel periodo di equinozio non si sottomette ma si appaia alla Luna, forza moderata così come il fuoco e l'acqua o come l'oro e l'argento, simboli generati da processo alchemico con logica ermetica. L' Astronomia, quale dotta scienza preposta allo studio del movimento degli astri, in conflitto con gli evanescenti oroscopi astrologici, afferma che l'Equinozio di primavera si identifica formalmente con il passaggio solare nella costellazione dei Pesci per precessione equinoziale, mentre per secolare pregresso il transito avveniva nell'Ariete. L'intelligenza umana, attraverso attenta osservazione, intuisce che il sorgere del Sole, in cadenza mensile avviene in compagnia di un certo numero di stelle, cangiante per tre decadi di giorni durante annuale progressione, attuando così la genesi delle costellazioni, a cui la nobile Arte liberale che è l'Astronomia le rafferma con chiara identificazione.


Proprio la Scienza astronomica alimenta le innate potenzialità dell' uomo, volte alla conoscenza dei misteri e dei fenomeni naturali, acuendo la logica della previsione con esatto computo matematico. L'Universo quale infinita entità raccoglie le forze astrali, guidandole in un percorso celeste come porte di conoscenza,oltre le quali la mente umana si proietta alla ricerca di nuovi orizzonti scientificamente vericabili.
Ciò significa dare più forza e vigore alle proprie intenzioni, alle proprie azioni presenti e future, protese tutte al miglioramento dell'individuo nell'umano contesto e ristorate dal risveglio equinoziale di primavera, che uscendo dalle tenebre invernali rivivifica la rinascita della Natura, eternata come la Resurrezione di Cristo dopo il crudele inverno del suo sacrificio.

Saggio in prosa poetica, tratto da " Hermetica "

  

Francesco Vetere
Author: Francesco Vetere
Biografia:
Docente emerito dei Licei, è uno studioso di grande valenza, acuto scrittore, poeta, saggista e critico letterario. I suoi commenti in prosa e versi sono stati apprezzati in molte manifestazioni culturali, vergati e declamati con grande afflato, carico e denso di grande significato e di “sentimento”. È autore delle seguenti sillogi poetiche: "Lo sguardo e la memoria", "Saggio poetico di storia umana", "Eroi in poesia", "Lirici Greci e Latini"; Saggi in prosa: "Apocalisse e Cristo", "Hermetica", "Egittologia", "Theologica", "Religioni orientali", "Monachesimo illuminato", "Boheme e Scapigliatura", "Saggio letterario sul primo 900", "Autori stranieri dell’800", "Gli Evi della Letteratura italiana"; "Silloge di pensieri sparsi". Le opere citate sono state da me commentate secondo il percorso tracciato dall’autore. (Antonio Aiello)