Con la redazione de "La Voce del Savuto" oggi parliamo del piccolo comune di Bianchi, nella valle del Savuto. I colori primaverili di questi giorni avvolgono il luogo e rendono il tutto coinvolgente.  Situato a 800 metri di altitudine circa,  circondato da boschi secolari e da montagne mozzafiato, il Comune di Bianchi  sorge ai piedi della Sila. Querceti e castagneti rendono fiabesche le tante frazioni che  delineano i contorni  del paese. Sobborghi meravigliosi costituiscono la linfa vitale di questo territorio magico. 

Un viaggio immaginario nel Comune di Bianchi

In pochi minuti arriviamo nella frazione di Murachi, dove una stradina costruita in pietra attira il nostro sguardo. Dopo una breve sosta,  giusto il tempo  di  assaporare un profumo genuino che giunge dall'aria circostante, raggiungiamo la frazione di “Serra di Piro”. Due le ipotesi che spiegano questo nome bizzarro:  la prima ricollega il posto al brigante Piro, che probabilmente si nascondeva in questo territorio. La seconda invece parla di una pianta di pero presente in questa frazione, e dalla quale venne creata la statua di Sant’Antonio.  In questo piccolo paradiso terrestre le tradizione e la storia rurale persistono al tempo e creano un vero e proprio museo a cielo aperto. Nel primo pomeriggio, in questo viaggio fantastico e con un pizzico di immaginazione,  ci spostiamo  nella località Censo, passando prima dalla frazione di Palinudo.

La grotta del brigante Bianco,  scrigno di storia

Visitiamo  anche Ronchi e Paragolio. Restiamo folgorati  dalla bellezza di questi agglomerati abitativi, che ancora oggi conservano le caratteristiche antiche. Case in pietra, scalinate, scorci unici e rari rendono il comune di Bianchi unico nel suo genere. Di notevole importanza, immersa nella fitta vegetazione e nascosta lungo il fiume Coraci, la grotta del brigante Pietro Bianco. Buon viaggio nei borghi del Savuto.

Servizio  a cura di Omar Falvo