APRIGLIANO – Alessandro Porco, sindaco del paese presilano, è fortemente critico sulle scelte attuate per la Scuola in tempo di Covid.
«Quando parleremo ai posteri di ciò che è stato il tempo del coronavirus, - ha dichiarato - lo faremo ricordando i morti a causa del contagio e la mortificazione che ha subito l'istituzione scolastica. Dovremo dire che nella lenta ripresa delle attività si è data priorità al profitto e al mercato, sono state programmate la riapertura delle attività ricreative e ludiche, il campionato di calcio, le discoteche, che pure hanno la loro ragion d'essere, ma nulla si è fatto per la ripresa delle attività scolastiche. La scuola, in questo lungo periodo, è stata rimpiazzata da monitor e tablet, dimenticando che oltre a essere il luogo della formazione e della cultura è anche socializzazione. Trascorsa la necessaria fase uno, sarebbe stato opportuno, così come negli altri Stati europei, che anche in Italia la fase due si fosse caratterizzata per la riapertura delle scuole; così non è stato. Così non è ancora nella fase tre e non si intravede all'orizzonte alcuna programmazione. Tutto ciò - ha concluso il sindaco di Aprigliano - è vergognoso».
Piero Carbone, giornalista pubblicista