A Carpanzano, nella quarta domenica di settembre, si celebra la festa della Madonna delle Grazie, Patrona del paese.
Dopo la Santa Messa nel Santuario Maria SS. delle Grazie, eretto (probabilmente in età tardo medievale) in località Timpone come Chiesa dell'Annunziata, si svolge la processione con la statua della Santa e i Carpanzanesi sono soliti invitare a pranzo i componenti della banda musicale. Nel pomeriggio le bancarelle colorano le vie del paese. Si organizzano tradizionali giochi popolari, come la corsa con i sacchi e la rottura della pignata. In serata concerti musicali in piazza e fuochi d'artificio.
Quest'anno, però, i festeggiamenti dovranno seguire le restrizioni delle misure anti Covid. 


La Madonna delle Grazie viene festeggiata anche il 12 febbraio. In questa occasione, dopo la celebrazione della Santa Messa, si svolge la tradizionale processione in cui il quadro della Madonna con il Bambino viene portato, accompagnato dalla banda musicale, per le strade del paese. Chiudono la giornata i fuochi d'artificio. 


Su questo dipinto, c'è un racconto, che i Carpanzanesi tramandano di padre in figlio. Sembra che, quattro secoli fa, padre Bonaventura Pontieri (allora parroco) si sia recato a Napoli da un pittore e gli abbia commissionato un dipinto con l'immagine della Madonna con il Bambino, lasciandogli anche una tela. Dopo qualche tempo, ritornato a Napoli per ritirare il quadro,il pittore disse di non aver potuto svolgere il lavoro perché aveva perso la tela. Allora padre Bonaventura cominciò a cercare la tela nella confusione della bottega e,infine,la trovò. Durante il viaggio di ritorno, incuriosito,la srotolò e vide l'immagine della Madonna sulla tela. Tornò dal pittore e voleva pagarlo,ma lui rifiutò dicendo di non aver mai dipinto quel quadro. Quando padre Bonaventura arrivò a Carpanzano,mise il quadro nel convento. Nei giorni successivi, il quadro sparì tre volte e fu sempre ritrovato in un cespuglio di rovi in località Timpone. I fedeli, credendo che quello fosse illuogo scelto dalla Madonna per sua dimora, vi costruirono una piccola cappella, proprio nel punto in cui oggi si trova il Santuario.


I Carpanzanesi sono molto devoti a questo quadro, perché, nel 1905, si rivolsero alla Madonna dipinta per essere salvati dal terribile terremoto, che di strusse molti paesi della Valle del Savuto. E ancora oggi, il 12 febbraio, in segno di riconoscenza, si svolge (qualunque siano le condizioni atmosferiche) una processione in onore della Madonna. 


Il nome Madonna delle Grazie rispecchia l'immagine di una madre benevola e affettuosa. Infatti, questo nome, riferito a Maria, ha un duplice aspetto. Da un lato si riferisce alla maternità di Maria, il suo essere madre di Gesù, la Grazia divina discesa tra gli uomini per condurli alla salvezza eterna. Dall'altro lato si fa riferimento alle Grazie che Maria garantisce agli uomini intercedendo per loro presso Dio. Ed è proprio questo secondo aspetto che ha fatto colpo sulla devozione popolare dei fedeli di tutto il mondo: Maria appare come una madre amorosa che ottiene tutto ciò di cui hanno bisogno gli uomini per l'eterna salvezza. Tale titolo nasce dall'episodio biblico noto come "Le nozze di Cana": è Maria che spinge Gesù a compiere il miracolo e incita i servi dicendo loro: "Fate quello che Lui vi dirà". Il manto blu rappresenta trascendenza in quanto colore celestiale; l'abito rosso è simbolo della natura divina e indica la vita terrena.

Giuseppe Pizzuti, docente