«I posti letto di Medicina passano da 14 a 20»

ROGLIANO - Si sono incontrati, nella sede comunale, il sindaco Giovanni Altomare e il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera (Ao) di Cosenza, Francesco Zinno, per fare il punto sulla situazione dell’ospedale “Santa Barbara” e segnarne le prospettive di rilancio e di riqualificazione.
L’appuntamento è valso a segnare una svolta dopo le incertezze del passato, che avevano determinato una lunga fase di serrato confronto tra l’amministrazione e l’Ao a seguito di alcune ipotesi di ridimensionamento del presidio.
Con la comune convinzione rivolta a considerare il “Santa Barbara” una risorsa e non un problema per la stessa azienda, e questo sulla base dei dati storici delle performance della struttura locale, Altomare e Zinno hanno condiviso l’esigenza di dare un cambio di rotta e garantire un futuro di certezze al presidio in un quadro di potenziamento della rete ospedaliera aziendale.
Importante si è rivelato il piano predisposto dal direttore sanitario. I posti letto di Medicina generale passano da 14 a 20. Sarà riattivato il Punto prelievo non solo per analisi ed esami clinici, ma anche per donazioni di sangue. Sarà rimessa in piena efficienza la Dialisi, che, passerà dall’attuale gestione dell’Asp nelle competenze dell’Ao e diventerà la terza unità semplice nell’ambito aziendale. E’ altresì previsto un riassetto generale degli ambulatori, mentre è stato prospettato un esame approfondito per la ripresa dei piccoli interventi chirurgici. 

Il direttore Zinno ha affrontato anche il problema del Centro prenotazioni (Cup), prevedendone la riapertura, pur se, nel frattempo, il servizio viene espletato dalle farmacie.
Il sindaco Altomare ha vivamente ringraziato il direttore sanitario, «che – come ha sottolineato – ha dimostrato grande sensibilità nel prendere in considerazione gran parte delle legittime istanze da noi avanzate in un quadro di rafforzamento dei servizi ospedalieri nel contesto regionale. Siamo lieti di registrare – ha concluso Altomare – la ripresa di un dialogo aperto e costruttivo che segna un salto di qualità nella interlocuzione istituzionale e che marca passi in avanti in direzione delle legittime aspettative dell’utenza, sempre più comprensibilmente pressanti in un momento drammatico come questo che stiamo vivendo».