Il pronto soccorso di Cosenza: l'Inferno sulla terra. Circa una cinquantina di malati Covid in attesa di essere ricoverati, lamentele, disperazione, abbandono. Il video che circola ripreso da un cellulare anonimo è devastante.
Ma da quanti anni si discute di potenziare il Pronto Soccorso? Quante promesse dei soliti noti che hanno saccheggiato la sanità?
In tanti mesi trascorsi dalla prima ondata del Covid che aveva fortunatamente risparmiato la Calabria non si è fatto nulla. Si è perso del tempo prezioso. Non si è provveduto a colmare le gravissime mancanze di personale presso l'Ospedale nonostante fossero già disponibili dal mese di Aprile i fondi predisposti a tale finalità. Anche l'attuale Commissaria dell'Azienda Ospedaliera, Giuseppina Panizzoli, si è contraddistinta per inerzia e immobilismo. Oggi si paga il prezzo di anni ed anni di malagestione. I numeri della Pandemia hanno raggiunto nella città di Cosenza cifre notevoli anche se vi è anche fra rappresentanti delle Istituzioni chi ne sminuisce la portata.


Colui il quale, invece, è perfettamente consapevole della gravità del momento è il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto. «La situazione è talmente grave da essere insostenibile. Vi sono una cinquantina circa di pazienti positivi - ha affermato il Sindaco di Cosenza - ammassati nei locali del Pronto Soccorso e nelle ambulanze. E' necessario trovare - continua Mario Occhiuto - delle soluzioni. I medici mi segnalano gravissime difficoltà e ritengo che sia necessario l'intervento dell'Esercito con l'allestimento di un Ospedale da campo». 

Gianfranco Bonofiglio, giornalista