Riceviamo e pubblichiamo una nota del dr. Tullio Laino, dirigente medico in quiescenza dell'ASP di Cosenza.

L'articolo 7 della Legge Regionale 11 Maggio 2007, N°9, con cui si è proceduto all'accorpamento delle 11 preesistenti Aziende Sanitarie Calabresi nelle 5 Aziende Sanitarie Provinciali, rispettivamente, di Cosenza, Reggio Calabria, Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, non è stato il frutto di un graduale ed omogeneo studio  di aggregazione territoriale, bensì il prodotto  improvvido di un emendamento "notturno", passato in Consiglio Regionale  ( Emendamento Adamo - Chieffallo).

Con un tratto di penna, nella distrazione  generale, si è proceduto ad una macroaggregazione territoriale, rivelatasi, a riscontro, improvvida, foriera di una politica gestionale di negazione sostanziale dei diritti assistenziali dei Calabresi, nonchè presupposto di disastri economico- finanziari miliardari, peraltro ancora da quantificare, che hanno portato le Aziende Sanitarie Provinciali in pieno baratro fallimentare.

Se, in ipotesi remota, l'accorpamento approvato con la Legge Regionale  N°9/2007 è stato ispirato da logiche econometriche di risparmio gestionale e di ottimizzazione dei servizi assistenziali di prevenzione, di rete territoriale, di rete  ospedaliera e di emergenza - urgenza, a riscontro, si deve, purtroppo constatare il pieno fallimento dell'obiettivo primario.

L'operazione, purtroppo, si è rivelata in tutta la sua essenza negativa, con la creazione di megacentri di potere opportunamente distribuiti, sulla base di metodiche fideistiche e di appartenenza politica, spesso in assenza di procedure selettive meritocratiche.

L'assenza di una strategia sanitaria coerente ha lasciato il posto alla pratica gestionale improvvisata,   non supportata da obiettivi di programmazione a medio e  lungo termine. Priva delle risorse strutturali, tecnologiche.

La sottodotazione organica, quest'ultima generata dal Piano di Rientro e dal Commissariamento ha, del personale delle Aziende Sanitarie Provinciali, con  la desertificazione delle politiche sanitarie territoriali ed una  incongrua assistenza di rete ospedaliera. In estrema sintesi, si rivelato inconsistente e fallace l'assioma "ACCORPAMENTO- MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DEI SERVIZI- RISPARMIO GESTIONALE".

La garanzia di adeguate strategie di una  sana politica  territoriale, ospedaliera, di emergenza- urgenza e d'integrazione socio- sanitaria  si è rivelata puro obiettivo cartaceo.

E' venuta meno  quella sanità cosiddetta di prossimità, vicina alla gente, frutto della continuità "ospedale - territorio".

A puro titolo  di esempio delle anomalie strategiche consumate nell'Atto Aziendale dell'Asp di Cosenza, è opportuno  evidenziare che l'Ospedale di San Giovanni in Fiore risulta funzionalmente accorpato all' Ospedale Spoke Paola- Cetraro, quello di Acri all'Ospedale Spoke Corigliano - Rossano, quello  di Trebisacce all'Ospedale Spoke di Castrovillari. 

In tale contesto di vulnerabilità organizzativa, un ruolo surrogatorio viene esercitato dalla Sanità  Privata Accreditata, che, ai sensi del Decreto del Ministro della Sanità del 02  Aprile 2015, N°70, dovrebbe svolgere un ruolo integrativo e complementare al Servizio Sanitario Pubblico.

La Sanità basata  sulla logica organizzativa dei bacini di utenza e sugli  indici di pura econometria ha prodotto i propri catastrofici  effetti.

E' tempo,  anche sul versante dell'assistenza sanitaria e socio - sanitaria, che i territori vengano restituiti ai cittadini , mediante la preventiva definizione dei loro fabbisogni di salute.

 

Nicoletta Toselli
Author: Nicoletta Toselli
Biografia:
Nata a Milano, vivo in Calabria da molti anni. Una casalinga prestata all'informazione. Redazione e conduttrice "Radio1one" radio e testata giornalistica, digital marketing, organizzazione e comunicazione eventi. Collaborazioni varie: "Il Casinista" di Astolfo Perrongelli; "Progetto Mercurion" con lo scrittore Giovanni Russo, casa editrice Ferrari; "MimmoAbramoNotizie" del giornalista Mimmo Abramo e il suo libro "Francesco il mio amico terra e cielo". Seguo la startup "Sposiamoci in Calabria" di Agnese Ferraro e il musicista/pianista Mattia Salemme, oltre a varie collaborazioni come giurata a concorsi letterari e di poesia; opinionista in vari programmi radio e tv locali. Mi occupo inoltre di graphic design.