di Gianfranco Bonofiglio

Nonostante le favolette che, da novelli influencer, quotidianamente vengono raccontate dai politicanti calabresi secondo cui tutto procede a gonfie vele, in realtà l'esodo giovanile continua incessante, anno dopo anno e giorno dopo giorno.

A fronte di qualche ritorno eccellente, pubblicizzato in grande stile, i giovani calabresi — soprattutto quelli laureati — continuano ad andarsene verso lidi migliori, dove il merito è ancora un valore e dove la possibilità di trovare un lavoro dignitoso è una realtà.

Inutile dire che in Calabria il riconoscimento del merito, della cultura e della preparazione non solo non esiste, ma spesso diventa addirittura un elemento negativo.
Basti pensare a quanti ignoranti, presuntuosi e semianalfabeti occupano poltrone importanti, non solo in politica.

I "valori" in Calabria sono ben altri. Primo fra tutti, l’appartenenza al cerchio magico dei politici e la capacità di essere servili e obbedienti.

E l’emorragia continua. A dimostrazione di questo esodo, è utile citare i dati dell’associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre – CGIA (Confederazione Generale Italiana dell’Artigianato), rinomata per la serietà delle sue ricerche.

Secondo lo studio, tra il 2014 e il 2024 ben 750.000 giovani hanno lasciato le regioni del Mezzogiorno per trasferirsi al Nord o all’estero.

Tra tutte le regioni del Sud, la Calabria è quella che ha subito — in termini percentuali — il maggior decremento.
Nel 2014 i giovani calabresi tra i 15 e i 34 anni erano 480.423. Nel 2024 sono scesi a 389.617: un calo di 90.806 unità, pari al -18,9%.

Guardando alle singole province:

- Reggio Calabria: 27.000 giovani in meno (-19,6%)
- Catanzaro: -17.000 (-19,3%)
- Cosenza: -32.000 (-19,3%)
- Crotone: -8.000 (-18,4%)
- Vibo Valentia: -7.000 (-16,8%)


Un altro dato emblematico è il tasso di occupazione: in Calabria, nel 2024, su 1.830.000 residenti, lavorano solo 541.000 persone (tra i 15 e i 64 anni).
Il tasso è del 44,8%, contro una media nazionale del 62,5%. La Calabria è la regione con meno lavoratori in percentuale.

È evidente che la continua migrazione giovanile è strettamente legata alla cronica mancanza di lavoro.
Migliaia di laureati hanno abbandonato la Calabria, confermando il ruolo delle università calabresi come “propulsori di emigrati intellettuali”.

I giovani calano a vista d’occhio, gli anziani sono la maggioranza, lo spopolamento avanza ogni giorno.
Gli ultrasessantenni e i pensionati costituiscono ormai circa la metà della popolazione calabrese.

E di fronte a dati tanto gravi e incontrovertibili, il ceto politico dominante, spocchioso e menzognero, continua a raccontare che in Calabria tutto va bene.
E c’è anche chi ci crede.

Nell’ignoranza dilagante bastano un paio di video sui social e qualche influencer per trasformare la menzogna in “verità”.
Questi sono i tempi dei social e degli influencer.

Francisco Goya diceva che “il sonno della ragione genera mostri”; oggi siamo nel pieno sonno della ragione.
Ci attendono mostri e mostruosità, soprattutto in una Calabria che si spopola, perde i giovani e il proprio futuro.

Senza giovani non può esserci alcun futuro. Ma nell’ignavia e nella rassegnazione collettiva, nulla accade.
Si aspetta, con il solito fatalismo tipicamente calabrese, che tutto si compia.

 

Gianfranco Bonofiglio
Author: Gianfranco Bonofiglio
Biografia:
Giornalista iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Milano, docente ordinario di "Competenze digitali" negli Istituti Superiori dal 1990, impegnato sin dal 1987 in percorsi di educazione alla legalità e crescita della cultura antimafia, promotore di numerose iniziative nelle scuole e nelle Università per la conoscenza del fenomeno mafioso. Autore di numerose inchieste giornalistiche pubblicate anche su quotidiani di caratura nazionale. Docente di Storia della criminalità in vari corsi e varie iniziative del mondo universitario. Direttore responsabile dell'emittente televisiva regionale, Calabria News 24, Direttore responsabile e editore del quotidiano on - line "La Voce Cosentina.it" e del quotidiano on - line "LaVoceRomana.it". Moderatore di centinaia di convegni e scrittore di numerosi libri sulla criminalità.