E il 19 giugno si presenta alla cittadinanza il progetto della nuova scuola

 

di  Fiore Sansalone

APRIGLIANO – Dopo anni di attesa e una lunga fase di progettazione e adeguamento tecnico, il campo sportivo comunale si prepara a rinascere: è in partenza la posa dell’erbetta sintetica, ultimo tassello di un percorso di riqualificazione destinato a restituire alla comunità un luogo fondamentale per lo sport e l’incontro sociale.

La notizia, confermata anche dalla stampa locale, dà seguito a quanto già comunicato dall’amministrazione: completato l’impianto sportivo e ottenuto il collaudo ufficiale, ora si passa alla fase più attesa, che renderà finalmente fruibile lo spazio ai giovani, alle famiglie e alle associazioni del territorio.

Un passo importante, come sottolineato dal sindaco Alessandro Porco, che ha definito il campo “un punto di riferimento per le attività sportive e aggregative”.
L’intervento, avviato nel 2024, rappresenta una risposta concreta a un’esigenza molto sentita, e si inserisce in una più ampia visione di cura e potenziamento delle infrastrutture locali.

Ma le novità non finiscono qui:

Mercoledì 19 giugno, alle ore 19:00, in Piazza Santa Maria (frazione Vico di Aprigliano), l’amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza per presentare il progetto della nuova scuola, un investimento sul futuro e sulla crescita dei più piccoli.
Un’occasione per illustrare alla comunità un altro spazio pensato per accogliere, educare e accompagnare le nuove generazioni.

Aprigliano guarda avanti, passo dopo passo, con progetti concreti che parlano di sport, istruzione e futuro condiviso.

 

 

di  Antonietta Malito

Oggi, nella comunità belsitese si è respirato un senso profondo di umanità e accoglienza. Tre bambini, provenienti da famiglie migranti, accolte dal progetto Sai “Il filo dell’accoglienza”, hanno ricevuto il sacramento del battesimo in una cerimonia partecipata e toccante, officiata dal parroco Don Emanuele Mastrilli.

 

di Fiore Sansalone

Marzi, 13 giugno 2025 – È stato un giorno che difficilmente si potrà dimenticare, quello che ha visto il piccolo borgo di Marzi trasformarsi in un grande abbraccio collettivo per accogliere la Giornata Mondiale del Rifugiato. Un’intera comunità si è messa in moto, con cuore e mani, per dare voce ai valori dell’integrazione, della pace e dell’accoglienza.

 

È il pomeriggio del 22 aprile 1929 quando alla caserma dei Carabinieri di Scigliano arriva una telefonata inquietante. A parlare è l’Ufficiale di Stato Civile di Pedivigliano, Pasquale Corrado: nel piccolo cimitero di Pittarella è stato trovato il corpo senza vita di un neonato. Le sue condizioni non lasciano dubbi: la morte è avvenuta in modo violento.

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