Malito è un antico borgo di interesse storico e architettonico, che custodisce chiese di grande pregio. Una fra queste è la chiesa matrice, dedicata a Sant’Elia Profeta, patrono del paese.
La struttura, risalente al XV secolo, è stata interessata da diversi interventi di restauro tra il ‘700 e l’800. La facciata, in stile neoclassico, è rivestita in pietra di Altilia, mentre l’interno, a tre navate, è in stile barocco. La chiesa custodisce un altare ligneo, opera di intagliatori di Rogliano del XVIII secolo, una statua lignea processionaria di Sant’Elia Profeta, un fonte battesimale, scolpito in pietra, del ‘600, e diversi dipinti, alcuni dei quali sono opera del pittore Eugenio Cenisio (Rose, 8 febbraio 1923 – Cosenza, 17 novembre 1993). A Cenisio si deve il restauro della volta del coro e un dipinto della navata centrale. Lo stesso autore, ha realizzato, sempre a Malito, una decorazione nella chiesa dell’Immacolata Concezione.
Introdotto alla pittura da Emilio Juso, l’artista, dopo aver conseguito il diploma di Maestro d’Arte a Napoli e poi frequentato il corso di decorazione pittorica presso l’Accademia delle Belle Arti, scelse due strade, entrambe importanti: l’insegnamento delle discipline artistiche nelle scuole, e la pittura decorativa e d’arte sacra presso le varie chiese calabresi e non. Ma Cenisio produsse anche un numero cospicuo di quadri a olio, tempere e acquerelli, alternando questa produzione con una nutrita serie di disegni, schizzi e illustrazioni di numerosi libri, sparsi sia in collezioni pubbliche che private, in Italia e all’estero.
Nelle sue pitture si possono ammirare paesaggi ritratti con senso impressionistico; scene di vita quotidiana di quartiere, di feste paesane, di celebrazioni sacramentali e religiose. Molti sono i personaggi femminili, intesi come simboli di rigenerazione e motore della vita.
Di tanto in tanto, la figlia del pittore ritorna a Malito per visitare la chiesa di Sant’Elia e ammirare le opere di suo padre. Pare che, tra le figure sacre rappresentate nella volta da Cenisio, ci sia dipinto un angioletto con il suo volto, da bambina.

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