I sindaci di Aprigliano, Belsito, Colosimi, Grimaldi, Lago, Mangone, Marzi, Parenti, Paterno Calabro, Rogliano, S. Stefano di Rogliano, sono tra i circa settanta primi cittadini della provincia di Cosenza firmatari della richiesta di "attivazione del servizio di prevenzione sanitaria emergenziale sistematica per coloro i quali rientrino da altre regioni per tornare presso il proprio domicilio, abitazione e residenza". L'istanza è stata avanzata, nella giornata di ieri, al presidente della giunta regionale Jole Santelli, all'Asp e al Prefetto di Cosenza, al Commissario straordinario dottore Giuseppe Zuccatelli, al Dipartimento della Protezione civile regionale.

Considerato che una “diffusione virale da rientro” avrebbe conseguenze imprevedibili e nefaste tanto per la salute dei cittadini calabresi quanto per il già debole tessuto economico regionale, gli amministratori chiedono «che la macchina organizzativa regionale, per il tramite del dipartimento di prevenzione, attivi una procedura improntata alla massima prevenzione, che imponga l’effettuazione sistematica di tamponi rino-faringei a tutti coloro i quali rientrino in regione avvalendosi della facoltà di cui al Dpcm del 26.04.2020 art.1, comma 1, lett.a; che tale profilassi, comunque seguita dall'isolamento domiciliare, almeno fino all'esito del tampone, sia posta in essere al momento stesso dell’arrivo in regione dei soggetti di rientro, onde evitare ogni possibile rischio di contatto e di contagio con altre persone con le quali, inevitabilmente, andrebbe ad attivarsi una qualsiasi forma di interazione fisica, diretta o indiretta; che l’esito dei tamponi effettuati sia tempestivamente comunicato ai sindaci dei territori interessati, onde consentirgli l’adozione di ogni provvedimento necessario alla gestione dei singoli casi e da adottare in conformità ad ogni indicazione che le competenti autorità regionali e sanitarie vorranno fornire in coerenza con la profilassi di cui trattasi».

(Nella foto, il sindaco di Marzi, Rodolfo Aiello)

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