ALTILIA - “I richiami della coscienza” di Donato Bernardo Ciddio è stato presentato presso la biblioteca comunale. Si tratta di una carrellata poetica, un corpus mnemonico, una visione d’insieme lunga una vita. Gli ideali politici e il vento del cambiamento della fine degli anni ’60, il riflusso dei ’70, la metamorfosi degli ’80, gli incerti ’90, fino ad arrivare al nuovo secolo.
L’autore, davanti a un numeroso pubblico, ha dichiarato di essere contento di aver potuto presentare il libro ad Altilia suo paese di origine dopo aver dovuto rinunciare per il Covid a quattro presentazioni.
«Il contenuto delle poesie ha uno stile asciutto oserei dire ermetico, - ha spiegato - che risente involontariamente delle correnti culturali del secolo scorso, ma scavando meglio tutto il lavoro si può dividere in poesie esistenziali, descrittive, ironiche ed autoironiche, evocative, di natura sociale, sentimentali. Nelle poesie descrittive ho provato sempre ad illuminare i luoghi dove ho vissuto: Altilia, la pineta di S. Andrea, Roma, Venezia».
Nell’intervento l’autore ha letto alcune poesie ritenute più che significative come quella dedicata alla madre e al paese di origine.
In conclusione Donato Bernardo Ciddio ha ricordato le sue prossime pubblicazioni, tra cui un altro libro di poesie. Bernardo Ciddio ha un curriculum di tutto rispetto: si è laureato nel 1980 in Ingegneria nucleare, ha ricoperto ruoli importanti nella segreteria del sindacato Uil nel Lazio, e dal 1990 al 2014 ha ricoperto la carica di segretario nazionale della Feneal Uil. La presentazione de “I richiami della coscienza” ha avuto gli interventi del sindaco Pasquale De Rose, di don William, dello storico Gianfranco Ferrari, del consigliere comunale Paolo Fiorillo, del bibliotecario Antonio Curcio, e del giornalista Piero Carbone.

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