Spesso una causa di visita andrologica, specialmente nell'uomo di età intermedia, è legata alla comparsa del calo di desiderio, stanchezza psicofisica e ridotta performance erettile.
Al di là di componenti psicologiche o relazionali, che possono chiaramente influenzare la validità di un rapporto sessuale, spesso nell'età intermedia l'uomo va incontro a quella sindrome conosciuta con vari termini, ma che possiamo ancora individuare nel semplice termine di andropausa, il corrispettivo maschile della menopausa.
Per sincerarsi della presenza di questa problematica, l'andrologo e l'urologo devono innanzitutto chiedere al paziente l'esecuzione di un prelievo ematico per determinare la presenza e la quantità di alcuni ormoni, quali ad esempio: testosterone totale e libero, DHEA, Prolattina, TSH.
A questo punto si ha la possibilità di decidere se qualche livello ormonale è stato in grado di influenzare il desiderio e la libido e l’energia psicofisica dell'uomo.
Da un punto di vista terapeutico esistono oggigiorno varie possibilità: si può passare dalla medicina integrativa e nutraceutica con molecole tonico-adattogene che spaziano dal tribulus terrestris al fieno greco la Yoimbina fino alla Maca delle Ande, come anche l'uso di ormoni bioidentici, argomento molto interessante che svilupperemo senz'altro in un prossimo blog per arrivare alla classica ma validissima terapia sostitutiva ormonale.
Il recupero e la normalizzazione dei livelli di testosterone portano l'uomo a una regolarizzazione dei suoi ritmi di recupero delle condizioni psicofisiche con aumento del desiderio della libido e, quindi, un miglioramento della propria vita sessuale.

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Il dottor Andrea Militello
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