di Omar Falvo
Nella giornata odierna il borgo di Pedivigliano, in provincia di Cosenza, ha accolto circa 50 americani giunti in Calabria per ritrovare alcuni dei loro avi. Questo viaggio nel tempo, alla ricerca del cognome Pingitore, ha rappresentato per questi cittadini statunitensi una vera e propria missione.
L’autobus con a bordo uno scrigno di speranze è attraccato, per utilizzare una metafora, e ricordare i tanti mesi in mare per raggiungere l’America, nella piazza principale di Pedivigliano, accolto dal primo cittadino Giuseppe Perri, dal consigliere comunale Nicola Di Domenico e dal parroco don Giuseppe Mancuso.
“Abbiamo condotto queste persone da New York a Pedivigliano nel tentativo di scovare i loro avi, queste famiglie dopo certosine ricerche negli archivi hanno acquisito atti di matrimonio, documenti vari, dei loro bisnonni, riconducibili proprio a Pedivigliano. Abbiamo reperito un numero considerevole di antenati e collegamenti, siamo contentissimi”, ci confida Romeo Melone, guida e organizzatore del gruppo.
Emozioni, abbracci, un passato riaffiorato dal sentiero dell’oblio, tutti elementi imprescindibili che hanno caratterizzato questo viaggio della speranza e il loro arrivo a Pedivigliano.
Il primo cittadino, Giuseppe Perri, ha chiacchierato, insieme a Nicola Di Domenico, consigliere comunale, con i presenti, visibilmente commossi per la tangibile accoglienza nel borgo.
Il parroco don Giuseppe Mancuso ha omaggiato gli ospiti con una compia del giornalino locale, un modo per creare un legame indivisibile con questi concittadini americani.
