di Omar Falvo
Nei giorni scorsi la nostra redazione è stata inondata da una serie di telefonate effettuate da alcuni cittadini ricadenti nei territori della valle del Savuto, per accendere i riflettori su tematiche di estrema importanza. “Reclamiamo con urgenza il registro dei tumori nei singoli comuni della valle”, è quanto emerso, con forza, dalle telefonate intercorse con questi concittadini residenti nella valle, promotori di questa battaglia per i diritti dei malati oncologici.
“Il registro tumori è uno degli strumenti più importanti per monitorare l’andamento dei casi di tumore registrati in un singolo luogo e per poter confrontare le informazioni raccolte con registri a carattere regionale e nazionale. Basterebbe, ai comuni ritardatari, una semplice delibera di consiglio per intraprendere la procedura in oggetto e per completare tali informative di estrema importanza.
E’ un atto dovuto- ci confidano con tangibile commozione gli stessi- per le persone colpite da questa malattia, per le loro famiglie, e per tutta la vallata, anche per comprendere le proporzioni del fenomeno.
Il registro permetterebbe con precisione, tenendo conto dell’approccio scientifico, di “certificare” il numero dei casi, l’incidenza e la mortalità, in base alla popolazione della valle del Savuto e non solo demandare questi aspetti alle ASP provinciali e al registro regionale.
Con la nostra testata seguiremo, nei prossimi giorni, questa vicenda con la massima priorità e con la speranza di innalzare un megafono acceso a disposizione dei più deboli e degli ultimi. Auspichiamo che questa “lettera aperta”, per utilizzare una metafora, possa arrivare ai sindaci del Savuto e del Reventino.
Inoltre, alcune famiglie chiedono con determinazione ai primi cittadini di interfacciarsi con gli sportelli per le prenotazioni delle visite mediche ed eventualmente -“denunciare evidenti casi di ritardi, nei riguardi di loro residenti, per assicurare una celere diagnosi del problema. La velocità è di necessaria importanza”.