ROGLIANO - Il nuovo caso di positività al Covid 19 non deve preoccupare più di tanto. Il motivo viene spiegato dal vicesindaco Fernando Sicilia, che precisa come la nuova positività rientra in un nucleo familiare già colpito dal coronavirus e dove esponenti dello stesso risultano già da tempo negativi. «Il dato diffuso nel bollettino Asp, in cui sono indicati 9 casi in isolamento domiciliare, - sottolinea il vicesindaco - non trova riscontro. Erano 5 i concittadini in quarantena, a cui si aggiunge quello accertato ora, e il conteggio porta a 6».
Il numero due della giunta Altomare si è detto preoccupato del troppo tempo che intercorre tra l’effettuazione dei tamponi e la comunicazione dell’esito. Per questo motivo ha inviato a nome dell’amministrazione comunale, e della comunità rappresentata, una lettera al presidente della Regione. «La prego - scrive Sicilia a Jole Santelli - di registrare gli intollerabili ritardi che si stanno verificando nel processare i tamponi di diversi cittadini colti dalla recente virulenza, in un territorio che ella, opportunamente, ha già individuato come “Zona rossa”. Sono valse, sin qui, a ben poco, se non proprio a nulla, le sollecitazioni rivolte alle competenze dell’Asp, che stentano a dare le dovute risposte, almeno nei tempi ragionevolmente accettabili. Sta di fatto, che la tempistica si sta protraendo oltre ogni misura. Chi scrive ha patito, con quarantena, ricovero e convalescenza, l’angoscia del contagio e conosce le ripercussioni psico-fisiche e psicologiche che questo mostro provoca. Per il che è superfluo rassegnare alla sua attenzione e sensibilità la dura condizione di persone che, pur essendo asintomatiche, da oltre quaranta giorni in quarantena domiciliare obbligatorio, si trovano costrette ad osservare, responsabilmente, le prescrizioni loro rivolte. Queste persone sono in attesa di essere sottoposte ai tamponi di verifica della loro auspicata ed eventuale negativizzazione o in attesa di conoscere gli esiti dei test che sono già stati effettuati. Alcuni cittadini, esausti ed esasperati, si dicono pronti ad assumere determinazioni di tutela legale. Hanno accolto il mio invito a soprassedere, grazie all’assicurazione data loro che avrei segnalato il problema alla massima autorità regionale. Voglia, pertanto, intervenire ed adottare ogni iniziativa utile a rimuovere questo stato di cose, che non può non avere contraccolpi anche sulle famiglie interessate e, in qualche modo, sull’intera collettività».