di Carlo Salvo*

Con grande rammarico va nuovamente evidenziato il totale disinteressamento, dei politici calabresi, sulle problematiche relative alla disabilità e politiche sociali. Un settore questo di primaria importanza poiché involge la dignità dell’essere umano ed il rispetto di chi vive una condizione disagiata. Basterebbe un minimo di attenzione da parte dei rappresentanti politici per varare gli aiuti economici destinati a coloro i quali vivono quotidianamente il problema disabilità. La Legge di Bilancio 2020 ha istituito il “Fondo per la disabilità e l’autosufficienza” che ha previsto per i disabili una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020, 200 milioni di euro per il 2021 e 300 milioni di euro annui a decorrere dal 2022. Evidentemente ai nostri politici regionali poco importa il problema disabilità, considerato non redditizio per la gestione del voto. È un dato di fatto che il voto regionale in Calabria oltre ad essere clientelare è caratterizzato da promesse di vario genere ed i politici di lungo corso sanno benissimo come far leva sulle esigenze delle famiglie calabresi. Invero, si cerca sempre il consenso utilizzando quei settori economici dove più è possibile promettere danaro e posti di lavoro, invece per la disabilità non vi è un ben minimo interesse e si preferisce non investire tempo per tale categoria di persone poiché poco redditizio in termini elettorali.
Per questo motivo le politiche sociali in Calabria vengono snobbate, eppure i problemi legati alla disabilità rappresentano una priorità su tutto così come avviene in altre regioni d’Italia come la Lombardia. Ma che razza di politica è quella che guarda solo ed esclusivamente ad alcuni settori di categoria senza pensare alle esigenze delle famiglie dei disabili. Ve lo siete mai chiesto perché i politici calabresi mai affrontano seriamente l’argomento disabilità? La motivazione è abbastanza semplice, il settore disabilita non incentiva la clientela politica, non porta consensi in termini di voti poiché non vi è una forma di ricatto elettorale. Viviamo, purtroppo, in una regione arida di sentimenti dove le persone affette da problemi di disabilità vengono snobbate, laddove invece i loro problemi dovrebbero trovare priorità su tutti gli altri settori d’investimento. La Calabria, a differenza della Lombardia che ha sempre curato il settore disabilita, non ha mai inteso investire risorse importanti per alleviare le sofferenze delle famiglie interessate, mai ha focalizzato l’interesse sulle politiche sociali, nonostante nella nostra regione le persone affette da disabilità costituiscono un numero rilevante.

*Avvocato



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