di Antonietta Malito

Ci sono gesti semplici, a volte quasi silenziosi, che però parlano forte al cuore di una comunità. È il caso delle scalinate del centro storico di Aiello Calabro, che negli ultimi giorni hanno ritrovato una nuova vita grazie alla messa a dimora di fiori stagionali nei vasi appositamente collocati dall’amministrazione comunale.

Un’azione concreta, fatta di bellezza e cura, che ha trasformato un angolo già suggestivo del paese in un luogo ancora più accogliente e vivo. In un tempo in cui i piccoli borghi rischiano di essere dimenticati, a causa dello spopolamento, Aiello Calabro sceglie di investire sul proprio volto più autentico. Quello delle pietre antiche, dei vicoli che raccontano storie, degli spazi comuni dove si ritrova il senso di appartenenza.

Ed è proprio questo “volto accogliente” che oggi conquista chi passeggia per il cuore del paese, tra colori nuovi e profumi gentili. Guidata dal giovane sindaco Luca Lepore, l’amministrazione ha dato prova di sensibilità e visione, dimostrando che la riqualificazione urbana non ha bisogno di grandi opere per essere efficace. Bastano fiori, idee e amore per il proprio territorio. 

 

 

Ma soprattutto serve la partecipazione, quella cittadinanza attiva che risponde presente, che si mette in gioco, che crede nel valore del fare insieme. Aiello Calabro, così, passo dopo passo, costruisce un modello di borgo vivo e vibrante, capace di attrarre, emozionare, ispirare.

Perché i nostri paesi sono scrigni di memoria, identità e relazioni, spazi dove la storia cammina ancora accanto alle persone, dove ogni muro ha qualcosa da raccontare e ogni gesto di cura diventa un atto d’amore. Coltivare la bellezza, anche semplicemente attraverso un vaso di fiori, è un segno di speranza, per la comunità di oggi e per quelle di domani.

 

 

Un paese più bello non è solo un posto più gradevole da visitare, ma un luogo dove si vive meglio, dove si riscopre il senso del tempo e la forza della condivisione. Aiello Calabro ce lo ricorda con fiori, sorrisi e attenzione, invitandoci tutti a fare lo stesso, ovunque ci sia un borgo che attende di rifiorire.

 

ANTONIETTA MALITO
Author: ANTONIETTA MALITO
Biografia:
Antonietta Malito Giornalista e Scrittrice Laureata in Scienze Economiche e Sociali presso l’Università della Calabria, ha successivamente conseguito un Master in Management Pubblico presso lo stesso ateneo. Coltiva sin da bambina una profonda passione per la scrittura, che l'ha portata a costruire un percorso professionale ricco e variegato nel mondo del giornalismo e della cultura. Collabora stabilmente con il giornale online Italiani.it, la rete globale degli italiani nel mondo, e con il periodico locale La Voce del Savuto. Ha inoltre scritto per numerose testate giornalistiche e riviste, tra cui: Edizione della Sera, La Provincia Cosentina, Calabria Ora, Calabria.Live (dove ha curato la rubrica domenicale “Nextelling”), il periodico Grimaldi 2000, la rivista internazionale MedAtlantic, il magazine di moda Life & People, nonché per i portali internazionali Malta.it, Parigi.it, Madrid.it, Toronto.it e Cosenza.italiani.it. Ha diretto la testata La Voce del Savuto e la rivista culturale Tracce di un tempo. Opere pubblicate: Grimaldi, viaggio nel 2008; Grimaldi, I tesori del borgo smeraldo (vol. I); Trasparente, pensieri e poesie (Atlantide Edizioni); Fino all’alba (Bertoni Editore). Opere in coautoria: Savuto, sprazzi di folclore; Riti e tradizioni della Settimana Santa nel Savuto; Lungo le vie del tempo (Atlantide Edizioni). Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo impegno culturale e giornalistico, tra cui il Premio Sabatum per il Giornalismo e il Premio Autori Italiani. Oltre alla scrittura, coltiva con passione anche la fotografia, l’arte, la natura e l’amore per gli animali.


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