MALITO – La comunità ricorda oggi Sant'Elia profeta, protettore del paese. Una messa solenne sarà celebrata all'aperto nel pomeriggio, nello spiazzo antistante la collinetta su cui si erge maestosa una statua in pietra del santo, realizzata qualche anno fa dallo scultore altiliese Gianluigi Ferrari.
La devozione dei malitesi per il profeta Elia ha origini molto lontane, che si perdono nella notte dei tempi. Nella chiesa parrocchiale dedicata al santo, custodita in una cappella, si può ammirare un’antica statua in legno che lo raffigura, alta poco più di due metri, la cui base ha uno spessore di ventisette centimetri.
Il simulacro, tanto caro ai fedeli, è scolpito a tutto tondo ed è interamente dorato, con il volto e le mani dipinte a olio. Un'iscrizione, in parte cancellata, lo fa risalire alla scuola palermitana della seconda metà del XVII secolo.
Per la maestosità che la contraddistingue, questa, che è la statua processionaria, è stata dichiarata monumento nazionale. Quest’anno, per le ragioni di prevenzione note a tutti, la processione non si svolgerà. 

Antonietta Malito, giornalista pubblicista
Direttore de La Voce del Savuto
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