Tra i personaggi di assoluto prestigio di Rogliano, bisogna ricordare il Beato Bernardo, al secolo Leonardo Milizia.
Egli nacque a Rogliano nel 1519 da Potestio Milizia e Palma Dodero. Rimasto orfano, all'età di undici anni si trasferì a Rende presso uno zio, che lo indirizzò agli studi. In seguito si trasferì a Castrovillari, dove svolse un'esperienza di lavoro nella bottega di un calzolaio.
Ben presto abbandonò questo mestiere, si ritirò a vita eremitica e fu ordinato sacerdote.
Dopo aver visitato Loreto (provincia di Ancona) e Roma, sconcertato dalla corruzione del clero, nel 1543, si ritirò a Colloreto, nel territorio di Morano Calabro, ai piedi del Pollino.
Nel 1546, fondò il Monastero di Colloreto e abbracciò la regola di Sant'Agostino. Il Monastero divenne, in pochi anni, sontuoso e ricchissimo, per le donazioni dei signori di Morano, fra i quali parecchi presero l'abito di quella religione e si distinsero per opere di carità e cultura. 


La Congregazione, detta Eremiti di Sant'Agostino "Colleretani", venne riconosciuta con bolla del 23 agosto 1560, da papa Pio IV. A questa Congregazione posseditrice anche di tre case a Morano, appartennero una chiesa a Viggianello (provincia di Potenza) del 1598, una ad Orsomarso (1601) e una cappella o chiesa a Mormanno.
Fra Bernardo morì il 12 gennaio 1602, all'età di ottantatré anni.
La Congregazione dei "Colleretani" scomparve con decreto di Gioacchino Murat del7 agosto 1809,per effetto del quale vennero soppressi tutti gli Ordini Religiosi nel Regno di Napoli, durante il decennio francese.
Ancora oggi, alle falde del Massiccio del Pollino, spiccano, tra i boschi di faggi ed elci, i ruderi del grande monastero fondato da lui.
Giuseppe Pizzuti, docente 

Morano Calabro, ruderi del monastero di Colloreto

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