di Fiore Sansalone
Si è chiuso il 29 maggio un importante capitolo per la comunità di Lago. Con la conclusione dei tirocini, determinata da una disposizione regionale, un gruppo di giovani ha terminato il proprio percorso di supporto quotidiano all’amministrazione comunale. Per anni hanno svolto compiti fondamentali, spesso silenziosi ma essenziali: dalla pulizia di strade e spazi pubblici alla manutenzione ordinaria, dal presidio del decoro urbano alla gestione degli imprevisti.
Un lavoro discreto, ma vitale, capace di fare la differenza in tante situazioni concrete: sgomberare detriti dopo un temporale, ridare dignità a un’area verde trascurata, intervenire dove l'urgenza superava la burocrazia.
«La loro assenza si farà sentire», ammette l’amministrazione comunale, «e stiamo valutando come fronteggiare il vuoto lasciato, compatibilmente con le risorse a disposizione». Le difficoltà non mancano, ma ciò che resta al primo posto è la riconoscenza verso chi ha operato con impegno costante e dedizione.
«A nome di tutta la comunità – ha dichiarato il sindaco Enzo Scagna – voglio esprimere il più sincero ringraziamento per la serietà e la disponibilità dimostrate in questi anni. Il loro contributo non è stato solo operativo, ma anche simbolico: un esempio che ci accompagnerà nel tempo».
L’addio ai tirocinanti lascia un vuoto operativo, ma semina una verità più profonda: prendersi cura della città è un atto di amore civile. La loro eredità non è fatta di strade pulite, ma di un esempio che sopravvive al tempo. Tocca ora a tutti noi, istituzioni e cittadini, fare in modo che quel rispetto per i luoghi comuni non vada in pensione con loro. Perché Lago merita mani sempre pronte a raccoglierne l’anima.