di Franco Vetere

Ancor giovane proficuamente dialoga con Talete per scoprire i nuovi orizzonti e il nesso che li lega al Tutto nella ricerca delle metafisiche Verità e nella conferma delle finalità della vita.
Lo affascinano le teorie atomistiche di Democrito, vaganti in un indefinito spazio dove il caos regna sovrano mentre gli atomi, nel loro incessante moto, coagulandosi danno origine alla materia e al genere umano.
In terra d’Egitto forgia la sua anima mistica, pervasa da un caldo empito che freme nel suo Io allorquando contempla la Natura, aspirandone i penetranti effluvi dopo rapita estasi sotto la volta stellata. Il mistero dell’anima si compenetra in Essa nella fusione dell’Acqua e del Fuoco e nell’ineluttabile legge di Nascita e Morte, uniti nel dominare le tenebre dell’ignoranza per diradare i dubbi che avviluppano il mistero della vita attraverso un lineare percorso intellettivo.
Lo spazio immenso del Firmamento trova ragion d’essere nel moto degli atomi e degli astri, divisi in mondi, la cui armonia è retta da un Numero. In tre Mondi si compenetrano i regni del Naturale, del Divino, dell’Umano, e in questa Triade risiede la Legge ternaria e la Legge dei numeri, che in simbiosi danno moto ai pianeti, secondo un equilibrio regolato dai Numeri. Da ciò ne consegue che Micro e Macrocosmo si integrano perchè l’uno è complementare all’altro nel dramma cosmico.
È proprio adesso che lo spirito del Filosofo-Matematico trova irrefragabile contezza nell’affinare la sua intelligenza per approcciarsi alla Verità cosmica.
Nella Terra nutrita dal Nilo tempra la sua anima attraverso la prova iniziatica, ammantata di arcana e misteriosa Teurgia che lo guiderà ad oltrepassare la paura della morte. La sapienzialità egizia permea la sua filosofia di sacralità matematica, fondata sulla scienza dei numeri e su nuovi principi universali sotto l’egida di Osiride. Ma, a Delfi rigenera la scienza apollinea e la dottrina mantica o stasi profetica, di cui Apollo ne è il divino ispiratore. 


La Magna Grecia, quale terra promessa della cultura ellenica in costante evoluzione, lo accoglie da neofita di originale filosofia esoterica, per consacrarlo, poi, demiurgo di quella gioventù crotoniate, avida di conoscere nuove istanze di liberale pensiero in un ambito riservato, quasi avulso dall’esterno.
Il Tempio delle Muse accoglie gli adepti in selettivo cenobio, gestito dall’austero e sacro Maestro, che con dura e severa disciplina tarpa le ali a coloro non degni di osservare le norme di vita iniziatica.
Talia la Musa del Silenzio, è simbolo di inflessibile regola per i neofiti, istruiti al solo ascolto, ma non alla parola. Il Dies aureus coincide con l’approccio alle Scienze matematiche ed alla dottrina dei Numeri, su cui domina Dio, supremo Uno dell’ordine cosmico, che include la grande immanenza dell’Infinito. Monade e Diade sono figlie della Teogonia, in cui i numeri diventano corollari di Verità infinita, plasmata dalla divina e perfetta Tetrastila, generata dalla Triade che fluisce fino al numero Dieci. La Cosmologia svela il mistero della genesi storica della Terra e dunque della storia dell’anima che si rifrange nella Metempsicosi.
L’acustica svela la proprietà dei Numeri nel sistema matematico-geometrico, grazie alla melodia delle pause musicali, che i suoi Epigoni riverseranno nel Tutto.
I numeri dispari, nella scienza pitagorica, rappresentano la configurazione di una cosmica perfezione, mentre i numeri pari rappresentano il caos e non la perfezione. Entrambi si uniscono in un climax piramidale che dà origine alla Tetraktis, quale simbolo di perfetta concatenazione di numeri. 

 

Nota dell’Autore
Particolare ringraziamento va allo Studioso Antonio Aiello, per il suo proficuo contributo culturale nella stesura di saggi critici su argomenti di varia natura letteraria.

 

Brevi notizie biografiche su Franco Vetere
Docente emerito dei Licei, è uno studioso di grande valenza, acuto scrittore, poeta, saggista e critico letterario. I suoi commenti in prosa e versi sono stati apprezzati in molte manifestazioni culturali, vergati e declamati con grande afflato, carico e denso di grande significato e di “sentimento”. È autore delle seguenti sillogi poetiche: Lo sguardo e la memoria, Saggio poetico di storia umana, Eroi in poesia, Lirici Greci e Latini; Saggi in prosa: Apocalisse e Cristo, Hermetica, Egittologia, Theologica, Religioni orientali, Monachesimo illuminato, Boheme e Scapigliatura, Saggio letterario sul primo 900, Autori stranieri dell’800, Gli Evi della Letteratura italiana; Silloge di pensieri sparsi. Le opere citate sono state da me commentate secondo il percorso tracciato dall’autore.
(Antonio Aiello



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