GRIMALDI - La ricorrenza dei SS. Pietro e Paolo è stata celebrata alla presenza dell’arcivescovo metropolita Francesco Nolè.
I santi patroni di Grimaldi, per scelte fatte in passato e legate ad altre due feste religiose, non vengono venerati per come si dovrebbe, e per come avviene negli altri paesi con i propri patroni; ma quest’anno don Tiberio - da alcuni anni pastore della comunità - ha voluto che si tenesse la Santa messa ed ha invitato il vescovo. Il prossimo anno è stato garantito la festa avrà l’ufficialità che merita.
Puntuale, monsignor Nolè, accompagnato dal segretario particolare, don Pasquale Panaro, è arrivato in piazza dove ad attenderlo c’erano il parroco, il sindaco Roberto De Marco, il vicesindaco Gabriella Occhipinti, l’assessore Giuseppe Sicoli, il tenente della Compagnia carabinieri di Rogliano, Laganà, il maresciallo Drago della Stazione carabinieri di Grimaldi, e il vigile urbano Vecchio. Breve percorso per arrivare davanti alla chiesa madre, con i fedeli in attesa e disposti nei banchi in modo da rispettare le misure anticovid. L’arcivescovo, prendendo la parola, ha chiesto un applauso per i concelebranti don Franco Maio, che ha compiuto cinquantuno anni di sacerdozio, e padre Eugenio Clemenza, quarantuno, entrambi grimaldesi; ed anche per don Sergio non presente alla funzione, che ha compiuto cinquantasei anni di impegno pastorale. Subito dopo, i saluti sono stati rivolti alle autorità civili e militari, e a tutti i presenti che nonostante il giorno feriale e le limitazioni non hanno voluto mancare all’evento.
«Mi congratulo - ha detto Nolè - con don Tiberio per aver ripristinato la festa dei santi Pietro e Paolo: gli apostoli sui quali è fondata la nostra chiesa. Il Signore ha dato a loro il compito di essere testimoni della fede e annunciatori del Vangelo. Vogliamo esserlo anche noi chiedendo perdono dei nostri peccati per essere degni di questo compito che il Signore ci ha assegnato».
Una puntualizzazione il vescovo l’ha riservata ai nuovi mezzi di informazione «che - ha sottolineato - se usati bene hanno una importanza fondamentale. In questo periodo hanno portato la parola di Dio nelle famiglie. Un saluto particolare alle persone che soffrono, alle persone sole, agli anziani. E a coloro che hanno perso un familiare, come nella circostanza della morte del grimaldese Franco Potestio».
Il sindaco De Marco, nel ringraziare per la presenza l’arcivescovo, ha ricordato le difficoltà dell’emergenza sanitaria, con l’esemplare comportamento tenuto dai cittadini: «adesso - ha dichiarato - si è ricominciato a vivere, rimpossessandoci dei nostri luoghi e delle nostre chiese. La sua presenza, eccellenza - ha dichiarato De Marco - assume il valore della rinascita, e della ripartenza».
La visita del vescovo si è conclusa a palazzo Nigro, sede municipale, dove la giunta ha omaggiato Nolè, di una raffigurazione dei santi Pietro e Paolo, realizzata dall’artista Gabriele Ferrari.
Piero Carbone, giornalista pubblicista

ALTILIA - «Rivolgo un sentito ringraziamento al signor Diego Ferrari della Gaedi Arti Grafiche, per la donazione di quattrocento mascherine Bat Mask da distribuire ai cittadini, privilegiando i più bisognosi».
E’ quanto viene riportato nella parte iniziale di una nota inviata alla stampa da parte del sindaco di Altilia, Pasqualino De Rose, che così prosegue: «E’ un dovere, a nome mio personale e da parte dell’esecutivo comunale, sottolineare la generosità di una azienda locale, per la sensibilità e lo spirito di collaborazione, in direzione dei cittadini. Fa veramente onore a dei giovani locali che, con tanti sacrifici personali, danno vita ad una iniziativa imprenditoriale e si rendono protagonisti di un amore profondo verso la gente, con un dono di mascherine di protezione, in questo momento particolare per i cittadini. La ditta Gaedi Arti Grafiche di Diego Ferrari, si ricorda che, in piena emergenza sanitaria, è stata già protagonista con una donazione all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Nella lettera inviata al nostro Comune, - sottolinea il primo cittadino - da parte della ditta Gaedi Arti Grafiche di Diego Ferrari, emerge un sentimento profondo, di stretto e profondo legame con la propria terra e della comunità di Altilia e dell’intera Calabria. Un gesto nobile che esalta uno spirito autentico, genuino, di concorrere in modo concreto all’esaltazione dei valori di solidarietà, di fratellanza, in un momento storico, eccezionale per la comunità. Un grazie affettuoso, a nome della comunità, - ha concluso De Rose - soprattutto verso un giovane che dà amore all’intera comunità di Altilia e della nostra terra di Calabria».
Piero Carbone, giornalista pubblicista

GRIMALDI - Alla messa solenne per celebrare i patroni Pietro e Paolo, ha partecipato monsignor Francesco Nolè. La funzione religiosa si è svolta stamattina nella chiesa madre, alla presenza di don Tiberio Nucera, parroco di Grimaldi, di altri sacerdoti, del sindaco Roberto De Marco, di rappresentanti delle Forze dell'Ordine.
Don Tiberio, che si sta impegnando per solennizzare questa festività, e celebrare degnamente i santi patroni del paese, ha rivolto una preghiera agli apostoli affidando loro l'intera comunità. «Ritorni Grimaldi, col vostro aiuto - ha detto il parroco - a spalancare le porte a Cristo che è via, verità e vita».
Nell'omelia, Monsignor Nolè ha tracciato un profilo delle due figure simbolo della Chiesa e ha sottolineato l'importanza dei mezzi di comunicazione che, nel periodo di "chiusura" appena trascorso, hanno permesso a molti di continuare a seguire le funzioni religiose.
Un caloroso saluto al vescovo è stato rivolto dal primo cittadino. «La sua presenza qui - ha espresso De Marco - è un segnale di ripartenza e di conforto».
A partire dal prossimo anno, accanto alle celebrazioni religiose si svolgerà anche la festa civile, affinché anche i santi Pietro e Paolo possano essere festeggiati solennemente dai grimaldesi, così come avviene per Sant'Antonio e la Madonna di maggio.

Gent.mo Sig. Sindaco, Gent.mi Amministratori,
come ben sapete, l’emergenza Covid-19 ci ha tenuto e ci terrà ancora impegnati per parecchio tempo. Con la fine del lockdown, com’è noto, dovremo comunque rispettare alcune basilari norme di sicurezza. Prime tra tutte il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine.
In questa fase di emergenza il sottoscritto Diego Ferrari, in qualità di tiolare della Gaedi Arti Grafiche, ha scelto di essere utile nell'esigenza del momento riconvertendo una parte della propria produzione aziendale. L’idea è stata ed è quella di offrire un prodotto di uso quotidiano utile e riutilizzabile.
Il forte senso di appartenenza che mi lega alla comunità, ha portato me, ma anche la mia rete di collaboratori, a pensare di donare un cospicuo quantitativo di dispositivi (mascherine) da mettere a disposizione dell’intera comunità.
Doniamo n. 400 mascherine BAT MASK ad uso civile.
L’appartenenza è molto più dell’esigenza personale. Il senso di appartenenza ci fa dimenticare l’IO e ci fa concentrare sul NOI. Noi, inteso come comunità.

E’ stato un successo che ha superato le più ottimistiche previsioni quello segnato dalla manifestazione “Tesi Riformiste 2, dalla tempesta perfetta alla riforma necessaria”.
Una maratona Facebook che si è protratta per quasi 13 ore continue di trasmissione, nel corso della quale sono intervenuti rappresentanti istituzionali, dirigenti politici e semplici cittadini, collegati da Calabria, Lazio, Umbria, Veneto, ma pure dalla Germania e financo dall’Oman.
Le immagini della manifestazione hanno raggiunto oltre 20.000 utenti Facebook e sono state viste per oltre 5.000 volte.
Per il Laboratorio Riformista una replica fortunata della manifestazione tenuta per la prima edizione lo scorso anno.
La collaborazione con il PD e la Federazione dei Verdi è senz’altro la chiave del successo dell’iniziativa, cui hanno preso attivamente parte, oltre al portavoce del Laboratorio Francesco Meringolo (nella foto), il commissario cosentino del PD Marco Miccoli, il commissario calabrese dei Verdi Giuseppe Campana e altri autorevoli esponenti delle formazioni organizzatrici, come Tommaso Nannicini, Cesare Marini, Giacomo Mancini, Luana Zanella, Domenico Bevacqua, Carlo Guccione, Giuseppe Giudiceandrea.
Francesco Meringolo, portavoce di Laboratorio Riformista Calabrese dichiara: «Siamo soddisfatti del lavoro svolto e riteniamo che l’impegno profuso sia stato ripagato, prima di tutto dall’attenzione che il PD e i Verdi hanno voluto riservare all’evento. Non era scontato, e di questo li ringrazio. Faccio mie le parole profferite da Marco Miccoli nel saluto introduttivo: la politica ha bisogno di iniziative come questa, politicamente importante perché mette insieme forze politiche e ragionamenti per rispondere alle esigenze del Paese».

BELSITO - Il problema della sicurezza sulla Sp 245 nei pressi dello svincolo per il paese resta un punto fermo. Ne sono più che convinti, da anni, gli utenti che percorrono la Provinciale, i belsitesi, e gli amministratori comunali.
Della problematica se ne era fatto portavoce il rappresentante di un comitato civico, Francesco Naccarato, che aveva messo in rilievo sei anni fa, una serie di criticità riguardanti la parte di strada agli incroci per gli impianti sportivi, all’ingresso per andare nel centro storico, e alla deviazione che conduce a Paterno.
«Della pericolosità dei tratti menzionati ne sono testimonianza i diversi incidenti accaduti negli anni, motivo per cui nel 2014 - dichiara Naccarato - con una petizione firmata da centinaia di cittadini veniva chiesto al sindaco di sollecitare la Provincia per la realizzazione di una serie di rotatorie che fungessero da deterrente per l’alta velocità».
Il presidente del Comitato, ricorda come dal sindaco Basile, «vennero date rassicurazioni sulla possibilità che le intersezioni stradali potessero trovare applicazione nei punti segnalati, ma ad oggi alle parole non sono seguiti i fatti. Eppure lo stesso sindaco, in una risposta attraverso la stampa e su un social, aveva rimproverato al nostro comitato di arrivare in ritardo, in quanto i fondi per le rotatorie erano già stati stanziati. Ora, a fronte della inesistenza delle strutture viarie richieste, cosa dovremmo dire? E soprattutto i fondi sono ancora disponibili? Confidiamo nel presidente della Provincia Iacucci, per addivenire - e grazie solo al nostro interessamento - alla soluzione del problema, augurandoci che nel frattempo non accadano incidenti».

Piero Carbone, giornalista pubblicista 

Anche a Cosenza si è svolto ieri un presidio in piazza XI settembre, nell’ambito della manifestazione nazionale indetta dal movimento Priorità alla Scuola e Apriti scuola, organizzazioni che raccolgono in tutta la Penisola insegnati, genitori e studenti, per chiedere risorse straordinarie e più personale per la scuola, rigettando le ipotesi di riduzione del tempo di scuola, dei turni, di mantenimento della didattica a distanza.
L’iniziativa cosentina è stata organizzata insieme alla Flc Cgil. Al presidio hanno preso parte decine di persone, tra genitori e docenti, provenienti da tutta la provincia.
Una delegazione, della quale ha fatto parte il segretario regionale della Flc Calabria Pino Assalone, è stata ricevuta dal Prefetto Vicario di Cosenza dott.ssa Franca Tancredi.
L’incontro con la rappresentante del Governo, secondo gli organizzatori del presidio, è stato molto proficuo. “Abbiamo rappresentato le ragioni della protesta, in special modo la necessità che il Governo consenta un avvio dell’anno scolastico ordinato, in sicurezza, in presenza per tutti. Abbiamo inoltre sottolineato come in questo momento sia necessario un investimento adeguato nella scuola, soprattutto per assumere più docenti e svuotare il bacino del precariato. Non è immaginabile una ripresa in sicurezza senza un ampliamento dell’organico, sia docente che Ata.”
Il Prefetto vicario ha raccolto le istanze della delegazione, per trasmetterle al Governo nazionale.

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