GRIMALDI - Un incendio a un miniescavatore nella ex sede comunale dove sono in corso lavori di adeguamento sismico ha risvegliato paure mai sopite in paese. Ad accorgersi, all’una di martedì notte, di un bagliore proveniente dal piano terra della struttura, un cittadino che ha segnalato quanto visto all’assessore e volontario della Protezione civile, Giuseppe Sicoli, che ha subito informato i carabinieri della locale Stazione e del comando di Rogliano. I militari sono accorsi immediatamente sul posto, e a supporto è arrivata poco dopo un’autobotte dei vigili del fuoco proveniente da Cosenza.
Le fiamme avevano avvolto un miniescatore, di proprietà della ditta che ha in appalto i lavori al Coc (Centro operativo comunale). Il pronto intervento dei giovani della Prociv ha fatto in modo che le fiamme non si propagassero, e ogni ulteriore dubbio sulla possibile ripresa delle fiamme è stato poi fugato dai pompieri. Gli autori, al momento ignoti, hanno agito scavalcando la recinzione che delimita il palazzo, tra l’altro raggiungibile solo a piedi in quanto proprio per i lavori in corso le due strade per accedervi sono chiuse.
Sorpreso per l’accaduto il responsabile della ditta, i cui lavori alla ex sede del Comune hanno avuto inizio lo scorso autunno, per poi essere ripresi in aprile nel post Covid, e gli operai che, all’arrivo in mattinata sul cantiere, hanno trovato il miniescavatore annerito dalle fiamme. Sono in corso le indagini dei carabinieri della Stazione di Grimaldi, guidati dal maresciallo Luigi Francavilla. Immediata la condanna da parte dell’amministrazione comunale per il grave episodio che va a turbare la tranquillità della cittadinanza.
Piero Carbone, giornalista pubblicista

«Un atto increscioso è avvenuto stanotte.
Atto che turba la serenità dell’intera comunità e di chi l’amministra. Un atto che nulla ha a che vedere con Grimaldi, con i suoi cittadini, con la sua storia.
Un atto che non è riconducibile ad alcunché di usuale per la specchiata onestà di Grimaldi.
A nome dell’amministrazione comunale ringrazio i volontari della protezione civile per il pronto intervento, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco.
Per come è nostra abitudine, ci siamo messi da subito a disposizione delle forze dell’ordine, per ogni tipo di necessità, al fine di essere da supporto alle indagini in corso.
Da un colloquio con le forze dell’ordine, si è convenuto che, da subito, ci saranno maggiori controlli sul nostro territorio comunale, al fine di tutelare la tranquillità e la sicurezza della nostra comunità.
Vili atti come questi, vanno condannati in tutti le forme e con tutti i mezzi a disposizione.
Siamo a fianco dei cittadini così come le forze dell’ordine; a tutti chiediamo la massima collaborazione al fine di cancellare, nel più breve tempo possibile, questa inusuale e triste, brutta pagina della storia della nostra comunità.
Grimaldi saprà far valere la propria, incorrotta, integrità morale. Ma solo assieme possiamo emarginare atti e individui che deturpano l’onorabilità di tutti e insidiano la sicurezza e la tranquillità della nostra comunità.
Mai come adesso, facciamo fronte comune contro le devianze.
Restiamo uniti, facciamo comunità».
Roberto De Marco, sindaco di Grimaldi

PARENTI – Se n’è andata troppo presto, a pochi giorni dal superamento degli esami di maturità. Francesca Coscarelli, una studentessa bella e con tanti sogni ancora da realizzare, ha concluso oggi il suo cammino terreno.
Quando accadono fatti del genere, si resta attoniti e impotenti. Niente e nessuno può lenire l’immenso dolore che un evento così drammatico genera nei familiari e negli amici. Un dolore condivisibile da chiunque.
I compagni di classe, la V A del Liceo Fermi di Cosenza, piangono la prematura e dolorosa perdita di Francesca, residente nel comune di Parenti, morta per un improvviso malore, dopo aver superato, da pochi giorni, il colloquio dell’esame di Stato. Domani parteciperanno ai funerali, portando la bandiera della scuola. Un simbolo di vicinanza che li unirà per sempre.
Pubblichiamo, di seguito, lo straziante messaggio che i suoi compagni di liceo hanno fatto pervenire al nostro giornale.
"Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi lo ha conosciuto. La gioia del diploma e dei progetti per l’avvenire, sono stati offuscati e spenti dal dolore e dalle lacrime di chi resta. Non ci sono parole per colmare il vuoto provocato da una giovanissima vita che si spezza. Buon viaggio nella Luce, dolce Francesca, niente cancellerà la nostra amicizia e gli anni di scuola trascorsi insieme e tutti i momenti condivisi. Vivrai con noi e la tua famiglia per sempre”.

BELSITO – La Valle del Savuto ha pagato a caro prezzo la pandemia con molti contagiati anche tra le istituzioni locali, due zone rosse, e purtroppo tre morti. Ma dopo gli zero contagi a S. Stefano di Rogliano, Marzi, e Rogliano, (i Comuni più colpiti) restava da cancellare dalla casella l’uno di Belsito.
E nel tardo pomeriggio di ieri la lacuna è stata colmata, con l’arrivo della tanto attesa notizia per la guarigione della signora Giuseppina, che ancora piange la scomparsa del marito Pietro, ammalatosi per primo di coronavirus, e senza che questi abbia potuto combatterlo al meglio, essendo già sofferente per una malattia alle vie respiratorie. Enormi difficoltà per gli altri familiari che hanno dovuto aspettare tantissimi giorni prima di poter avere effettuati i tamponi che ne decretavano purtroppo la positività.
Stesso iter per i controlli atti a verificare se la malattia fosse in declino o del tutto scomparsa, con forti prese di posizioni sia di Alessio - uno dei figli di Pierino - che del sindaco Antonio Basile. Quest’ultimo sempre molto critico con i ritardi relativi alle comunicazioni, e all’effettuazione dei tamponi da parte dell’Asp, aveva preso a cuore la situazione e con un medico del posto (tra l’altro consigliere comunale) prelevati i campioni, si era recato direttamente a casa del nucleo familiare per sottoporre volontariamente le quattro persone al test, per poi consegnarli successivamente al laboratorio affinché venissero processati.
Al buon esito di tre persone risultate negative, ne restava solo una - la signora Pina - che finalmente ha ottenuto la tanta desiderata notizia della guarigione. I belsitesi hanno gioito, e si sono stretti ancor di più alla famiglia che ha saputo soffrire in silenzio e con dignità.
Piero Carbone, giornalista pubblicista

Giravano in auto con 5 chili di marijuana nascosta nei sedili. Un uomo e una donna sono stati fermati sull'A2-Salerno Reggio Calabria, nei pressi dello svincolo di San Mango D'Aquino, per un normale controllo, dal personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Lamezia Termea. A bordo dell'auto, una “Renault Megane”, c'era anche un bambino di due mesi.
L'uomo, 41 anni, del cosentino, è stato arrestato; per la donna, originaria della Romania, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

L’intervento dei carabinieri della locale stazione è stato decisivo, dopo una segnalazione di una persona che aveva notato un signore, poco più sessantenne, colpito da malore nelle campagne circostanti.
Due militari, un appuntato e un brigadiere, si sono subito resi conto che avevano davanti una persona in gravissime difficoltà di salute. Considerata la situazione molto critica, i carabinieri hanno subito chiesto un intervento al 118 di Amantea. Visto le difficoltà respiratorie dell'uomo, uno dei due militari ha iniziato immediatamente la rianimazione ed il massaggio cardiaco, salvando la vita all'anziano signore, che è stato poi trasportato, con l'elisoccorso, all'ospedale di Cosenza.
Ancora una volta, i carabinieri, grazie al solerte e tempestivo intervento, hanno scongiurato ulteriori gravi conseguenze, che avrebbero potuto avere un tragico epilogo. A loro va il plauso di tutta la comunità.

GRIMALDI – I continui avvistamenti di cinghiali con prole nelle immediate vicinanze del centro abitato preoccupano i cittadini.
L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi da alcuni residenti che hanno avuto anche danni alle colture, e aggressioni ai cani; ma anche da automobilisti che, percorrendo la strada provinciale 245, hanno incrociato gli animali, i quali attraversando da una carreggiata all’altra hanno rischiato di impattare con i veicoli.
E’ evidente, che gli esemplari avvistati, si avvicinino sempre di più alle zone frequentate dall’uomo, alla ricerca di cibo e acqua che non trovano più nel loro habitat naturale.
L’emergenza cinghiali in Calabria non è solo nei paesi di montagna, ma ne sono stati visti scorazzare anche nei centri marini: sulla circostanza sono intervenute anche le associazioni agricole con delle proposte per arginare il fenomeno, che al momento però non si presenta di facile soluzione. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

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