La sindaca Lucia Nicoletti ha emesso un'ordinanza di chiusura di Via Vincenzo De Simone, nel tratto compreso tra l'incrocio di via Guarasci e l'incrocio di via De Gasperi, a causa della caduta di un palo della Telecom.
Il primo cittadino ha provveduto ad avvisare la società telefonica che provvederà nei prossimi giorni al ripristino dello stato dei luoghi.
La strada sarà riaperta il prossimo lunedì '8 giugno.

COSENZA - Lo Studio Sperimentale sull’utilizzo del Tocilizumab sottocute in pazienti COVID-19 ha registrato l'approvazione del Comitato Etico della Regione Calabria e prossimamente sarà pubblicato sulla rivista scientifica “EClinical Medicine – The Lancet”.
Un doppio successo per il protocollo della UOC Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza che guida lo studio farmacologico, al quale hanno aderito altri Centri: l’Università di Urbino, l’Università di Perugia, l’Ospedale di Venezia e quello di Rovereto.
«Siamo già in condizioni di anticipare – spiega il professore Antonio Mastroianni, direttore di Malattie Infettive dell’Annunziata di Cosenza – che questa terapia, in associazione a quella standard, è risultata molto efficace nel migliorare e risolvere l’insufficienza respiratoria acuta».

Mattinata frenetica a Marzi, in provincia di Cosenza, durante la seduta del Consiglio comunale. L'assise  è stata convocata, in sessione straordinaria,  dall'amministrazione capeggiata dal primo cittadino Rodolfo Aiello.  All'ordine del giorno, la discussione inerente la procedura di incompatibilità nei confronti di Eulalia Tucci, esponente della minoranza,  e riguardante la surroga per un consigliere  recentemente scomparso. In seguito alle richieste di chiarimenti, in particolare sui criteri della convocazione,  espresse dai consiglieri di minoranza, e dopo  un dibattito dai toni accesi,  il gruppo, capeggiato da Tiziana Garofalo,  ha abbandonato i lavori. Inoltre, secondo alcune indiscrezioni, Eulalia Tucci avrebbe protocollato le sue dimissioni durante  i lavori del Consiglio.  Continueremo a seguire la vicenda con aggiornamenti nelle prossime ore.

Omar Falvo

Giornalista Pubblicista

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Carissime ragazze, carissimi ragazzi innanzitutto voglio ringraziarvi perché in questi mesi, avete combattuto tempo e noia nella bolla delle vostre abitazioni. Forse lo abbiamo dato per scontato ma così non è stato e non è.
Avete dimostrato grande senso di adattamento e responsabilità in questi mesi di distanziamento sociale, rinunciando alla quotidianità degli affetti: mantenere relazioni e legami, continuare in questo contesto a crescere non è stato di certo facile per chi, come voi, si affaccia ora alla vita.
Oggi, più che mai, è necessario uno scambio e un confronto sul vostro auto determinarvi mantenendo ben saldo il senso etico che vi ha accompagnato in questa quarantena.
Perché le responsabilità sono sempre e solo personali e, in questo tempo sospeso, avete dimostrato quanto la scuola e l’educazione siano determinanti nel vostro percorso di crescita individuale e collettiva, un percorso che vi porta a definirvi e a capire cosa volere dal presente, cosa essere nel futuro.
Il presente, però, ora è diverso, mutato radicalmente da quello che ci siamo lasciati alle spalle prima del diffondersi del Coronavirus.
Oggi con questa nuova fase, si allenta la morsa del distanziamento sociale e, al tempo stesso, aumenta il desiderio di aprire le porte delle vostre case, delle mura in cui siete stati confinati in questi mesi e affacciarvi di nuovo alla vita con l’entusiasmo dei vostri anni.
Occorre anche adesso, più di prima, essere mossi dal senso di responsabilità che vi ha fatto crescere: vi chiedo come vostro sindaco e a nome dei vostri padri, delle vostre madri e dei vostri cari di continuare a sentirvi parte di questa comunità, di sentirvi protetti e di proteggere chi più amate.
Il virus non è ancora sconfitto: la morsa dei contagi è sì allentata, ma non del tutto sparita.
Il cambiamento vissuto in questi mesi ci ha definito in una nuova identità: non siamo più ciò che eravamo, impossible tornare a ciò che si era.
Viviamo, dunque, questo cambiamento come occasione per costruire un futuro in cui i termini mio e tuo coincidano in un nostro.
Siate responsabili, dunque, non disperdete l’esperienza e l’isolamento di questi mesi, ma custoditeli a futura memoria e monito ogni volta che sentite prevalere in voi il desiderio di trasgredire tutte le regole necessarie, in questo delicato momento storico, a far sì che il virus, che ha portato via già tanto alle nostre vite, ai nostri affetti più cari, alla nostra quotidianità, possa finalmente essere sconfitto.
Pensate a quello che vi aspetta, alle meraviglie di un mondo che deve essere migliore di prima, siete i nostri occhi sul futuro: fateci guardare nuovi orizzonti di speranza. 

Marcella Manna

ROGLIANO - Il 23 maggio per Antonio vocalist della cover band dei Nomadi è arrivato il momento di cantare Fuori la paura. Sì perché è stato il giorno in cui ha visto la luce in fondo al tunnel per aver sconfitto il male invisibile.
Dal diciannove marzo, giorno in cui ha avuto decimi di febbre è iniziato il periodo più buio della sua vita, perché mai avrebbe immaginato di essere infetto. Il dubbio si è ingenerato dopo aver ricevuto la notizia che un suo parente era risultato positivo, anche se i contatti con lui non avvenivano da febbraio. Il medico di base a quel punto gli consigliava di effettuare lo screening che veniva fatto alle persone vicine al contagiato e così Antonio il quattro di aprile si sottopone al primo tampone che come un pugno nello stomaco decreta la sua positività al Covid. Circa venti giorni dopo arriva la conferma della positività con il secondo tampone. La preoccupazione aumenta perché ha in casa la compagna e il bambino di lei, ma fortunatamente quattro tamponi su quattro per loro sono negativi.
Il tempo chiuso nella sua stanza lo ha trascorso cantando, settanta giorni lunghissimi ma il 23 maggio il momento sperato, immaginato più volte nelle notti insonni. Il quarto tampone conferma la negatività al Covid per Antonio, e come in un colpo del batterista del suo gruppo il virus viene definitivamente percosso, letteralmente schiacciato. Il cantante appassionato dei Nomadi ora si augura di potersi esibire in un concerto nella sua Rogliano, per festeggiare la rinascita dopo i momenti bui passati. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

Nessun nuovo positivo è stato riscontrato nelle ultime 24 ore in Calabria dove, ad oggi, sono stati effettuati 64.697 tamponi con un numero di casi di 1.158.Continuano a diminuire i ricoverati in reparto (da 35 a 31) e ad aumentare i guariti (da 872 a 892). In rianimazione c'è una persona. Le vittime sono 96. Lo rende noto il bollettino della Regione.
I positivi sono a: Catanzaro 25 in reparto; 1 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare; 154 guariti; 33 deceduti. Cosenza 2 in reparto; 99 in isolamento domiciliare; 333 guariti; 34 deceduti. Reggio Calabria 3 in reparto; 25 in isolamento domiciliare; 229 guariti; 18 deceduti. Crotone 1 in reparto; 5 in isolamento domiciliare; 105 guariti; 6 deceduti.
Vibo Valentia 5 in isolamento domiciliare; 71 guariti; 5 deceduti.
I soggetti in quarantena volontaria sono 9.469: Cosenza 1.544, Crotone 2.913, Catanzaro 2.847, Vibo Valentia 281, Reggio Calabria 1.884.
Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione per comunicare il rientro alla residenza sono +129; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +103 per un totale di 232.
(ANSA).

Il Governo regionale in questi giorni ha previsto un sussidio per gli studenti fuori sede. Una misura, secondo quanto dichiarato dal senatore accademico dell’Università della Calabria, Antonio Maiolino, “più formale che sostanziale in quanto, attraverso lo stanziamento di fondi assolutamente insufficienti, criteri di partecipazione inaccettabili e mancanza di chiarezza, non mira ad affrontare realmente i problemi causati dall’attuale emergenza sanitaria rischiando concretamente di lasciare sole migliaia di studenti in difficoltà, negando loro un aiuto necessario.
Addirittura, inserendo come requisito di partecipazione quello della residenza a più di 50 chilometri dall’Università sono rimasti esclusi molti ragazzi universitari, decretando una distinzione tra studenti di serie a e studenti di serie b; come se alcuni comuni calabresi fossero stati colpiti dalla pandemia, mentre altri no”.
“L’emergenza Covid-19 non ha risparmiato nessuno, ma ora la Regione adotta criteri differenti - afferma il rappresentante degli studenti Unical -. È necessario che il governo regionale torni subito sui propri passi, stanziando i fondi necessari ad affrontare concretamente l’attuale situazione di emergenza e prevedendo un sussidio per tutte le famiglie calabresi in difficoltà che, coraggiosamente, investono sul futuro dei propri figli e su quello della nostra terra”.

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