Carissime ragazze, carissimi ragazzi innanzitutto voglio ringraziarvi perché in questi mesi, avete combattuto tempo e noia nella bolla delle vostre abitazioni. Forse lo abbiamo dato per scontato ma così non è stato e non è.
Avete dimostrato grande senso di adattamento e responsabilità in questi mesi di distanziamento sociale, rinunciando alla quotidianità degli affetti: mantenere relazioni e legami, continuare in questo contesto a crescere non è stato di certo facile per chi, come voi, si affaccia ora alla vita.
Oggi, più che mai, è necessario uno scambio e un confronto sul vostro auto determinarvi mantenendo ben saldo il senso etico che vi ha accompagnato in questa quarantena.
Perché le responsabilità sono sempre e solo personali e, in questo tempo sospeso, avete dimostrato quanto la scuola e l’educazione siano determinanti nel vostro percorso di crescita individuale e collettiva, un percorso che vi porta a definirvi e a capire cosa volere dal presente, cosa essere nel futuro.
Il presente, però, ora è diverso, mutato radicalmente da quello che ci siamo lasciati alle spalle prima del diffondersi del Coronavirus.
Oggi con questa nuova fase, si allenta la morsa del distanziamento sociale e, al tempo stesso, aumenta il desiderio di aprire le porte delle vostre case, delle mura in cui siete stati confinati in questi mesi e affacciarvi di nuovo alla vita con l’entusiasmo dei vostri anni.
Occorre anche adesso, più di prima, essere mossi dal senso di responsabilità che vi ha fatto crescere: vi chiedo come vostro sindaco e a nome dei vostri padri, delle vostre madri e dei vostri cari di continuare a sentirvi parte di questa comunità, di sentirvi protetti e di proteggere chi più amate.
Il virus non è ancora sconfitto: la morsa dei contagi è sì allentata, ma non del tutto sparita.
Il cambiamento vissuto in questi mesi ci ha definito in una nuova identità: non siamo più ciò che eravamo, impossible tornare a ciò che si era.
Viviamo, dunque, questo cambiamento come occasione per costruire un futuro in cui i termini mio e tuo coincidano in un nostro.
Siate responsabili, dunque, non disperdete l’esperienza e l’isolamento di questi mesi, ma custoditeli a futura memoria e monito ogni volta che sentite prevalere in voi il desiderio di trasgredire tutte le regole necessarie, in questo delicato momento storico, a far sì che il virus, che ha portato via già tanto alle nostre vite, ai nostri affetti più cari, alla nostra quotidianità, possa finalmente essere sconfitto.
Pensate a quello che vi aspetta, alle meraviglie di un mondo che deve essere migliore di prima, siete i nostri occhi sul futuro: fateci guardare nuovi orizzonti di speranza. 

Marcella Manna

ROGLIANO - Il 23 maggio per Antonio vocalist della cover band dei Nomadi è arrivato il momento di cantare Fuori la paura. Sì perché è stato il giorno in cui ha visto la luce in fondo al tunnel per aver sconfitto il male invisibile.
Dal diciannove marzo, giorno in cui ha avuto decimi di febbre è iniziato il periodo più buio della sua vita, perché mai avrebbe immaginato di essere infetto. Il dubbio si è ingenerato dopo aver ricevuto la notizia che un suo parente era risultato positivo, anche se i contatti con lui non avvenivano da febbraio. Il medico di base a quel punto gli consigliava di effettuare lo screening che veniva fatto alle persone vicine al contagiato e così Antonio il quattro di aprile si sottopone al primo tampone che come un pugno nello stomaco decreta la sua positività al Covid. Circa venti giorni dopo arriva la conferma della positività con il secondo tampone. La preoccupazione aumenta perché ha in casa la compagna e il bambino di lei, ma fortunatamente quattro tamponi su quattro per loro sono negativi.
Il tempo chiuso nella sua stanza lo ha trascorso cantando, settanta giorni lunghissimi ma il 23 maggio il momento sperato, immaginato più volte nelle notti insonni. Il quarto tampone conferma la negatività al Covid per Antonio, e come in un colpo del batterista del suo gruppo il virus viene definitivamente percosso, letteralmente schiacciato. Il cantante appassionato dei Nomadi ora si augura di potersi esibire in un concerto nella sua Rogliano, per festeggiare la rinascita dopo i momenti bui passati. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

Nessun nuovo positivo è stato riscontrato nelle ultime 24 ore in Calabria dove, ad oggi, sono stati effettuati 64.697 tamponi con un numero di casi di 1.158.Continuano a diminuire i ricoverati in reparto (da 35 a 31) e ad aumentare i guariti (da 872 a 892). In rianimazione c'è una persona. Le vittime sono 96. Lo rende noto il bollettino della Regione.
I positivi sono a: Catanzaro 25 in reparto; 1 in rianimazione; 4 in isolamento domiciliare; 154 guariti; 33 deceduti. Cosenza 2 in reparto; 99 in isolamento domiciliare; 333 guariti; 34 deceduti. Reggio Calabria 3 in reparto; 25 in isolamento domiciliare; 229 guariti; 18 deceduti. Crotone 1 in reparto; 5 in isolamento domiciliare; 105 guariti; 6 deceduti.
Vibo Valentia 5 in isolamento domiciliare; 71 guariti; 5 deceduti.
I soggetti in quarantena volontaria sono 9.469: Cosenza 1.544, Crotone 2.913, Catanzaro 2.847, Vibo Valentia 281, Reggio Calabria 1.884.
Dall'ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione per comunicare il rientro alla residenza sono +129; quelle registratesi per motivi di lavoro, salute e attività istituzionali sono +103 per un totale di 232.
(ANSA).

Il Governo regionale in questi giorni ha previsto un sussidio per gli studenti fuori sede. Una misura, secondo quanto dichiarato dal senatore accademico dell’Università della Calabria, Antonio Maiolino, “più formale che sostanziale in quanto, attraverso lo stanziamento di fondi assolutamente insufficienti, criteri di partecipazione inaccettabili e mancanza di chiarezza, non mira ad affrontare realmente i problemi causati dall’attuale emergenza sanitaria rischiando concretamente di lasciare sole migliaia di studenti in difficoltà, negando loro un aiuto necessario.
Addirittura, inserendo come requisito di partecipazione quello della residenza a più di 50 chilometri dall’Università sono rimasti esclusi molti ragazzi universitari, decretando una distinzione tra studenti di serie a e studenti di serie b; come se alcuni comuni calabresi fossero stati colpiti dalla pandemia, mentre altri no”.
“L’emergenza Covid-19 non ha risparmiato nessuno, ma ora la Regione adotta criteri differenti - afferma il rappresentante degli studenti Unical -. È necessario che il governo regionale torni subito sui propri passi, stanziando i fondi necessari ad affrontare concretamente l’attuale situazione di emergenza e prevedendo un sussidio per tutte le famiglie calabresi in difficoltà che, coraggiosamente, investono sul futuro dei propri figli e su quello della nostra terra”.

Esito negativo per i primo ciclo di tamponi effettauati su calciatori e staff del club rossoblu. La comunicazione dei risultati dei test, coordinati dal responsabile sanitario il medico Nino Avventuriera, è stata diffusa in una nota stampa dalla stessa società calcio del capoluogo bruzio.
Parte nel migliore dei modi la fase post emergenza Covid-19. Ora c'è attesa per la ripresa delle attività e degli allenamenti collettivi.
«La società Cosenza calcio – si legge nel comunicato – ringrazia tutti i soggetti che hanno consentito l’effettuazione del primo ciclo di test e in particolare il responsabile della task force dell’Asp di Cosenza dottore Mario Marino, il dottore Sisto Milito e il signor Pierino Muoio».

I paesi della Valle del Savuto cavalcano l’onda positiva che sta per adagiarsi sui numeri più bassi dall’inizio dell’emergenza coronavirus.
I risultati degli ultimi tamponi effettuati fanno segnare il limite vicino allo zero dopo le recenti guarigioni di Belsito (3 con un altro ancora positivo ma con carica bassa e che lascia ben sperare per la completa guarigione), S. Stefano di Rogliano che chiude con i contagi dopo la guarigione della moglie del consigliere comunale Simone Altomare, e Rogliano dove resta da processare il primo tampone all’ultimo caso positivo, dopodiché anche il più grande centro del Savuto potrà dirsi fuori dall’emergenza Covid.
Festeggia Marzi, che come nei comuni di Belsito e Rogliano, ha dovuto fare purtroppo i conti con il decesso di un cittadino. L’amministrazione con gioia ha pubblicato una nota sulla propria pagina augurando a coloro che sono stati colpiti dal virus e alle loro famiglie tanta serenità, nonostante i terribili momenti che hanno dovuto attraversare.
Alla comunità, è stato ricordato dall’esecutivo guidato dal sindaco Rodolfo Aiello, che resta fondamentale e necessaria la collaborazione di tutti, per poter continuare a far fronte allo stato di emergenza e ad affrontare la nuova fase.
Il peggio, dunque, sembra essere alle spalle, mancano pochi giorni e il motore della vittoria potrà far sentire il proprio rombo: il comprensorio a sud del capoluogo riparte. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

Il bollettino ufficiale dell’Asp di Cosenza comunica che ci sono altri 25 nuovi guariti in provincia, per un totale di 318 persone che escono dall'incubo covid-19.
Un dato importante che lascia ben sperare per iil futuro.
Rimangono solo due i pazienti ricoverati in ospedale.

Ecco i quattro comuni in cui si registrano i nuovi guariti da coronavirus:

21 (Ventuno) a Torano Castello
2  (Due) a Marzi
1( Uno) a Oriolo
1  (Uno)a Casali del Manco 

Nella foto, scorcio panoramico di Marzi

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