È stata una giornata positiva per i due comuni del comprensorio, in cui si è registrato l’azzeramento del numero dei contagi da coronavirus.
Di seguito la dichiarazione del primo cittadino di Rogliano Giovanni Altomare: «È con estrema gioia e soddisfazione che informiamo la cittadinanza che il numero dei contagi nella nostra città è finalmente pari a 0! È stata dura, è stato difficile, ma ce l'abbiamo fatta! Grazie alla collaborazione, al buon senso e al senso di responsabilità di tutta la cittadinanza. Grazie a tutti coloro i quali in questo momento così difficile ci hanno sostenuto con le azioni, facendoci sentire la loro vicinanza seppur nella distanza! Grazie a quanti si sono spesi per aiutarci a mandare avanti la macchina comunale in questo momento così difficile, ai dipendenti, ai volontari, al personale Asp, e a quanti a vario titolo sono stati al nostro fianco. Grazie a tutta la città di Rogliano per aver dimostrato forza e coraggio! Adesso è il momento della rinascita, è il momento di ripartire! Insieme, ce la faremo!».
Anche l’amministrazione comunale di Mangone esulta per la guarigione dell’ultimo cittadino contagiato. E commenta su Facebook: «Rendiamo noto della guarigione da Covid-19 dell’ultimo soggetto positivo nel nostro comune. A lui e alla sua famiglia esprimiamo le nostre più vive e sentite felicitazioni».

Nella foto, il sindaco di Rogliano Giovanni Altomare

GRIMALDI – Tributare un riconoscimento ai grimaldesi che hanno affrontato in prima linea l’emergenza legata al coronavirus. Questa la richiesta scritta avanzata al presidente del consiglio comunale dal gruppo di minoranza “Stretta di mano”.
In particolare, i consiglieri Pino Albo e Alessandra Medaglia chiedono che venga tributato un encomio al carabiniere Ciro Iodice, “per i servigi e l’esempio resi alla comunità”, e agli operatori sanitari grimaldesi, come la signora Rosina Bartolotta che “hanno combattuto e continuano a combattere il Covid-19, esponendo sé stessi e i loro cari ai rischi derivanti da una pandemia di proporzioni epocali”.
Ma il riconoscimento – sottolineano i due consiglieri di minoranza – “va considerato esteso anche a tutti quei grimaldesi, militari, religiosi,sanitari, impiegati, volontari che sono stati con discrezione sul fronte a condurre la buona battaglia”.
Nel ricordare le difficoltà vissute nel periodo appena trascorso soprattutto da quanti, per lavoro, sono stati fra i più esposti al rischio di contagio, Albo e Medaglia, esprimono il loro personale ringraziamento a questi eroi, auspicando che possano essere presi da esempio dalle nuove generazioni.
“Grimaldi – scrivono - può esultare perché uno dei suoi figli, Ciro Iodice, carabiniere del Comando di Rogliano, oggi rappresenta l’esempio di colui che, prestando il proprio servizio è stato uno dei contagiati del focolaio che ha colpito Rogliano, ma che ha sconfitto il Covid! Egli incarna ciò che un giovane dovrebbe emulare: coraggio, forza, solidarietà, spirito di servizio e umiltà. Grimaldi deve, altresì, essere grata a molti dei suoi figli che, da eroi silenziosi, anche se esausti, continuano a impegnarsi con professionalità e dedizione nella lotta a questo nemico invisibile. Che possano essere presi come esempio dai nostri ragazzi”.

Giornata nazionale degli Operatori socio sanitari / Antonio Febbraio: «Rivendichiamo il riconoscimento professionale degli Oss»
CATANZARO - Sì è svolta venerdì la Giornata nazionale degli Operatori socio sanitari organizzata dalla Federazione “Migep” e il sindacato Shc.
L’obiettivo principale è il processo di costruzione di una cultura dell’operatore socio sanitario; ma quest’anno non potendo organizzare come di consueto il convegno a Roma al Senato, tutti gli operatori negli ospedali e nelle Rsa, sono scesi in piazza davanti ai propri luoghi di lavoro, per dimostrare che gli Oss sono sempre in prima linea, anche per non dimenticare i tanti colleghi e le tante persone che hanno perso la vita.
In Calabria significativa l’iniziativa portata avanti da Antonio Febbraio presso il presidio dell’ospedale Ciaccio di Catanzaro. «Siamo - ha dichiarato Febbraio - il braccio destro degli infermieri e il braccio sinistro dei medici. In particolare, nelle case di riposo e nelle rsa, la figura dell’Oss si può dire sostituisca la famiglia nell’assistere le persone ricoverate e il tutto si svolge con il sorriso. Rivendichiamo il riconoscimento professionale, perché al momento apparteniamo al ruolo tecnico e non al ruolo sanitario. E’ il ruolo che ci compete - ha concluso Antonio Febbraio - per questo lanciamo un messaggio al ministro Speranza affinché passi la legge che ci riguarda».
 
Piero Carbone, giornalista pubblicista

ROGLIANO - “Risolvere le criticità riscontrate al S. Barbara” dopo che il nosocomio roglianese ha assolto in pieno al ruolo di ospedale Covid. E’ quanto chiede il sindaco Giovanni Altomare che per l’ennesima volta scende in campo per il potenziamento del presidio ospedaliero a sud di Cosenza.
«Registriamo in questi giorni, - scrive il primo cittadino - le pressanti proteste dei cittadini, che espongono l’assoluto bisogno di analisi cliniche. L’emergenza sanitaria, che per ben oltre due mesi ha praticamente bloccato le prestazioni ordinarie, determinano una situazione di vivo allarme, che, in quanto autorità sanitaria locale, ho il dovere di rilanciare all’attenzione delle aziende competenti. In questa fase, mi rivolgo, in particolare, all’Azienda ospedaliera, che dopo avere ripristinato il reparto di Medicina generale, con sedici posti letto, ma con almeno quaranta da utilizzare per altri reparti, a cominciare da Pneumologia, non ha ancora provveduto ad assicurare il riavvio di servizi e ambulatori, abilitati a disimpegnare la sempre più pressante domanda degli utenti, abituati da decenni ad usufruire delle dovute prestazioni sanitarie in sede locale. Il solo laboratorio di Radiologia è stato posto in funzione a mezzo servizio, con un solo operatore attivo, senza reperibilità notturna. Il servizio, dotato anche di Tac, è scandalosamente sotto utilizzato. In caso di urgenze, in assenza di operatore nel quadro di una turnazione limitata, i degenti vengono trasportati a Cosenza in ambulanza, con rischi facilmente comprensibili e con appesantimenti di spesa. Gli esterni, invece, risultano essere esclusi da prestazioni, con evidente perdita economica per l’azienda e con la conseguenza di orientarne i flussi verso il sistema privato. E’ tutto inammissibile. La stessa situazione si profila ancora più colpevolmente sul versante degli ambulatori di Cardiologia, Pneumologia, Ecografia, Endoscopia, Gastroenterologia, Dialisi, che non sono stati ripristinati».
Piero Carbone, giornalista pubblicista

BELSITO - «Esprimiamo come gruppo di maggioranza "Belsito Domani" la massima solidarietà al giornalista Carbone che ha fatto solo il suo dovere, riportando una notizia e non esprimendo alcun giudizio di merito.
La libertà di stampa e di informazione sono sacrosante e vanno sempre difese e consentite.
Vogliamo inoltre stigmatizzare gli interventi di qualcuno che, chiaramente all’oscuro dei fatti, si lancia in attacchi ed accuse da condannare e prese di posizione che, di fatto, commissariano alcuni consiglieri di minoranza che sembrerebbe debbano dargli conto del loro operato.
Non condividiamo assolutamente quello che hanno scritto, ma non possiamo accettare che vengano stravolte le regole democratiche della rappresentanza. I documenti sono a disposizione di tutti e possono essere visionati in modo che chiunque possa farsi un idea degli accadimenti.
Belsito ha vissuto una pagina tristissima, è stato toccato dalla pandemia con diversi contagiati ed ha subito una perdita gravissima, ancora ci sono delle persone in isolamento domiciliare a cui va il nostro pensiero e la nostra vicinanza.
All’indomani della scomparsa del nostro concittadino, il sindaco ebbe modo di dichiarare che era il tempo del silenzio e della riflessione. Dispiace constatare che non per tutti è così. Ma la stragrande maggioranza della nostra comunità, come ha dimostrato in questi mesi, ha saputo reagire con compostezza ed equilibrio e non sarà il comportamento di qualcuno a cambiare la sostanza. Belsito guarda avanti.
Un apprezzamento a tutta la redazione de "La voce del "Savuto" ed a tutti i giornalisti ed editori liberi». 

Nella foto, il sindaco Antonio Basile

La Voce del Savuto esprime piena solidarietà al collega giornalista Piero Carbone, per i duri attacchi subiti, in giornata, sul social Facebook.
L’episodio è avvenuto a seguito della pubblicazione, sul nostro portale, dell’articolo “Belsito, Covid-19/È diventato un caso la richiesta della minoranza sulle quarantene”.
Carbone, come ogni buon giornalista che si rispetti, prima di scrivere, si documenta, accertandosi che la notizia corrisponda sempre al vero. Così è stato anche in questa occasione.
Noi colleghi, tutti, ci schieriamo dalla sua parte, in segno di solidarietà, augurandoci che, presto, possano giungere nei suoi confronti le scuse di chi, ingiustamente, ha tentato di mettere in cattiva luce il suo operato.

La Direzione e la Redazione

BELSITO - Nel corso di questa emergenza sanitaria stanno venendo alla luce azioni, comportamenti, che spesso ingenerano malumori, fraintendimenti e incomprensioni.
E’ accaduto anche nel centro collinare del basso Savuto, dove gli abitanti di una palazzina (una decina) nell’immediata vicinanza al paese, si sono risentiti per essere venuti a conoscenza che ci sarebbe stata una richiesta del gruppo di minoranza consiliare arrivata sul tavolo dell’amministrazione, nella quale tra le critiche ricevute alla maggioranza, per una presunta errata informazione sui contagi, si sarebbe chiesto anche di porre in quarantena le persone dell’intero stabile dove risiedono due coniugi colpiti da Covid in isolamento domiciliare. La coppia ora è guarita.
Le richieste degli esponenti contrari all’esecutivo Basile, sarebbero state inoltrate al fine di mettere in rilievo le criticità della situazione di emergenza, in modo da eliminarle ed evitare che i contagi si diffondessero ulteriormente.
Questa situazione è divenuta ben presto di dominio pubblico in paese, e i commenti fatti prima privatamente, dopo la riapertura - nella fase 2 - sono tuttora oggetto di chiacchiericcio nei luoghi pubblici.
C’è chi non crede che la minoranza abbia potuto richiedere in quel periodo di isolare un’intera palazzina, e di far affiggere nei pressi di abitazioni i dati relativi all’emergenza; e c’è chi si dice profondamente umiliato che una simile proposta sia stata fatta in paese dove tutti si conoscono e si aiutano nelle difficoltà. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

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