GRIMALDI – In questi giorni di quarantena, in cui il tempo sembra sospeso, c’è chi non si lascia sopraffare dall’angoscia, ma reagisce creando bellezza. È il caso della giovane artista grimaldese Federica Berardi, autrice di un’intensa opera ispirata al drammatico momento che il nostro Paese sta vivendo. Federica ha, infatti, pensato di imprimere le sue emozioni su un foglio e condividerle con noi, per regalarci un po’ della sua arte. Utilizzando il dotwork, una specifica tecnica per tatuatori, l’artista ha rappresentato il dolore dell’Italia, stremata dall’emergenza coronavirus. La nostra amata Patria ha il volto di una donna, in parte coperto da una mascherina. Gli occhi, spenti, parlano di dolore. In un'iride si legge la scritta Covid-19, l'altro occhio, invece, interamente occupato dal tricolore, piange lacrime amare. Intorno, il virus, tutto avvolge e offusca. Ma la bellezza dell’Italia, rappresentata sullo sfondo da alcuni dei suoi monumenti storici più conosciuti e ammirati, presto tornerà a risplendere. Così, come il sole, al di là delle nuvole. «Con questo disegno – ha detto l’artista – ho voluto rappresentare questo difficile momento che stiamo vivendo, ma anche la speranza che presto tutto possa finire». Federica Berardi, che ha frequentato il Liceo artistico, è anche un'esperta tatuatrice.

GRIMALDI – Tempo di quarantena, tempo di creatività per gli artisti locali, che continuano a farci dono della loro arte. Così, dopo il disegno della bella Federica Berardi dedicato all’Italia e all’emergenza che essa sta vivendo, oggi condivido con voi il magnifico dipinto dell’altrettanto bello e talentuoso Emanuele Sidoti.
Emanuele, giovane e promettente artista grimaldese, ha raffigurato nella sua opera il cuore del centro storico di Grimaldi, rappresentato dalla chiesa madre e dal palazzo comunale, circondati dalle vicine abitazioni. Sullo sfondo, gli alberi e le ombre di Santa Lucerna, che lo sovrastano, quasi a volerlo proteggere.

La tenue luce della sera illumina le vecchie dimore, posandosi sulle loro mura come una delicata carezza. Al centro del dipinto, brilla di azzurro il finestrone della chiesa matrice che riempie di speranza gli occhi e il cuore di quanti l’osservano. Quella di Emanuele è un’opera incantevole, che trasmette forti emozioni, non solo per la bellezza del paesaggio, ma per l’anima dello stesso, che l’artista è riuscito a imprimere con grande abilità sulla tela.
«Ho realizzato questo lavoro perché ho una passione per i borghi e per i toni grigiastri e marroni. Ho scelto Grimaldi – ha detto Emanuele - anche per un senso di nostalgia. Nonostante io sia tornato settimane fa da Cambridge, infatti, non ho avuto modo di fare le mie solite passeggiate a causa della quarantena».
Emanuele Sidoti si è diplomato al Liceo artistico di Cosenza. Ha frequentato per un periodo il corso di laurea in Beni culturali, a Milano. Dopo un’esperienza lavorativa di due anni a Modena, da un anno sta perfezionando il suo inglese a Cambridge.

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