MALITO – Nella situazione di emergenza che stiamo vivendo, in cui gli studenti fanno didattica a distanza, seguendo da casa le lezioni online, l’amministrazione comunale mette a disposizione della dirigente scolastica computer e tablet per quanti di loro ne avessero necessità.
Gli strumenti informatici in questione sono quelli del centro multimediale “Francesco Gatti”.
Di questa lodevole iniziativa, adottata anche da altri comuni, fra cui Grimaldi, ci parla l’assessore alla scuola Valentina De Marco. «L’art. 9 della Costituzione recita che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura. È proprio sulla base di tale principio costituzionale – spiega l’assessore - che si fonda l’iniziativa di mettere a disposizione della scuola i computer e i tablet del centro multimediale "Francesco Gatti". La nostra amministrazione ritiene che sia un dovere morale e civile essere vicini alla scuola in un momento delicato e difficile come quello che stiamo vivendo. Le attrezzature informatiche contenute nel centro multimediale – continua l’amministratrice comunale - sono destinate agli alunni, e se l'emergenza sanitaria in atto non consente loro di poterle utilizzare a scuola, è giusto che le stesse siano portate nelle loro case per favorire e facilitare la didattica a distanza, fino a quando sarà necessario. Questo è il nostro modo di intendere la cosa pubblica».
Con l’hashtag #nonsietesoli il comune di Malito fa sentire la propria vicinanza ai cittadini, anche quelli più piccoli, in un momento così difficile.

 

 

“Il loro distretto è l’autostrada, i loro nemici: assassini, ricattatori e pirati della strada. La notte non esiste per gli uomini di Cobra 11: la nostra sicurezza è il loro mestiere”.  Con questa celebre frase di apertura veniva trasmessa nel lontano 1996, la prima puntata del fortunato format “Squadra speciale Cobra 11”. È sicuramente una delle serie televisive  più conosciute in Europa, con ben 22 stagioni e 336 episodi. Il telefilm racconta le vicissitudini di due ispettori della polizia autostradale tedesca e del loro comando, impegnati ogni giorno nel combattere assassini e pirati della strada. Spettacolari inseguimenti, adrenalina allo stato puro, incidenti, alta velocità, questi i pilastri principali del format dei record.  Germania, Italia, Belgio, Ungheria, Francia, sono solo alcuni dei Paesi europei dove il telefilm spopola e conquista le prime serate. Grazie alla straordinaria disponibilità e gentilezza  di Alessio Cigliano (nella foto di copertina con i protagonisti della serie),  doppiatore e “voce” per l’Italia  di Erdogan Atalay, protagonista assoluto del format, abbiamo scambiato qualche battuta con l’attore di Cobra 11. Una vera intervista a due,  dove l’attore e la sua “voce” italiana si incontrano e si mescolano in  una piacevole chiacchierata. 

 

Erdogan Atalay per me, da suo grande fan,  è un vero piacere poterla intervistare e la ringrazio per questa possibilità. Durante le riprese ha incontrato  Alessio Cigliano,  la sua “voce” per l’Italia, qual è il suo rapporto con i doppiatori?

Tutti i doppiatori che lavorano in  tutte le lingue in cui viene tradotto “Cobra 11” fanno un lavoro eccellente. Sono veramente contento perché grazie a loro il nostro telefilm può essere visto e apprezzato in tanti Paesi d’Europa ( sorride ndr).

Cosa può dirmi su Alessio Cigliano?

Mi ha fatto piacere rivedere Alessio, che avevo già conosciuto tanti anni fa a Finale Ligure, in occasione di un premio. Posso dire che porta avanti  un lavoro eccellente e sono felice di dividere in Italia il mio personaggio con lui ( sorride ndr).

La sua “voce” in Italia  ha condiviso con lei  il set, per le  nuove puntate, del fortunato format “Cobra 11” per un giorno, cosa può dirmi di questa esperienza?

 Ci siamo divertiti per un giorno a trasportarlo nel nostro mondo e ovviamente lo aspettiamo ancora per divertirci insieme.

Ultimissima cosa, vuole lanciare un messaggio per i tantissimi fan italiani che la seguono con passione?

Si certo, voglio dire un  grazie a tutti, in particolare  ai  fan italiani che ci seguono da tantissimi anni. Viva “ Squadra speciale Cobra 11”( sorride ndr).

 

A tu per tu con Alessio Cigliano

Alessio, dopo aver doppiato, per tantissimi anni, il protagonista Erdogan Atalay di “Cobra 11”, si è trovato magicamente catapultato in questo format dei record, è stato emozionante poter  incontrare Erdogan?

È stata una bella esperienza poter lavorare con gli attori e con la troupe. Hanno un set permanente dove è ricostruito il comando di polizia. Sono stati tutti molto gentili. Appena sono arrivato mi hanno subito  vestito da poliziotto ed ho partecipato a molte scene.

Vuole descrivere questi momenti sul set?

 Non parlando tedesco ho chiesto di non recitare battute ( sorride ndr).  Posso dire che mi hanno voluto in diverse inquadrature. Una sorta di cameo che hanno voluto tributarmi  e che ho fatto volentieri. Sarà divertente prestare la voce a Erdogan mentre sarò presente sullo schermo in carne e ossa. Voglio ringraziare lui, Leonardo Nigro ( che interpreta Kemal, il fratello di Semir), anche Daniel Roesner, Lion Wasczyk , Franco Tozza ( il regista), tutte le comparse e lo staff tecnico per la gentilezza e la cortesia.

Omar Falvo

 

Articolo pubblicato su TUTTO settimanale

 

 

 

 

"Ovviamente il titolo è provocatorio, ma chi pensa a tutti i commercianti e ristoratori..." , queste alcune delle dichiarazioni del giornalista Michel Dessi, durante  una  diretta facebook sul suo profilo, nella giornata di oggi. "Mi permetto di fare da portavoce per tutti gli  imprenditori che ho intervistato e che mi contattano ogni giorno per raccontarmi le loro storie",ha affermato Dessi.  

Voglio fare da portavoce per gli imprenditori che non hanno ricevuto ancora niente 

"Tanti ristoratori, nei giorni scorsi, hanno riportato le chiavi delle loro attività ai sindaci. E ora, che la Santelli concede di ripartire, ovviamente con le giuste accortezze, tutti contrari? E' facile restare sul divano con i vari aiuti del Governo  e con i posti statali, ma come  possono fare gli imprenditori? Allora mi chiedo, come mai  avete riportato le chiavi delle vostre attività ai sindaci? Il 18 maggio pensate che il virus scomparirà? Dobbiamo essere tutti responsabili", ha continuato Michel.

Diverse le domande che il giovane giornalista ha tracciato durante le fasi della sua diretta. Un perimetro ben definito quello portato avanti dal poliedrico professionista calabrese, conosciuto dal grande pubblico per i suoi servizi trasmessi su Mediaset. 

"Se la gente non muore con il coronavirus, morirà di fame.Fino a ieri tutti a sentenziare sui Social sulle riaperture, e oggi, dopo l'ordinanza del presidente della Regione Calabria Jole Santelli, tutti a sparare a zero. Leggete bene prima le disposizioni. Ma gli imprenditori che hanno ricevuto zero? Finitela di fare polemiche strumentali. In tanti vogliono riaprire, ovviamente bisogna essere responsabili. Continua il lavoro in nero, uscite, e poi tutti contro questa ordinanza. Leggete bene prima di sparare a zero", ha concluso lo stesso.

 

Omar Falvo

I sindaci del Savuto in riunione per dire "no" all'ordinanza Santelli. Diversi i contatti telefonici tra la nostra redazione e i primi cittadini. Gli amministratori stanno elaborando un documento comune, che sarà diffuso tra qualche ora,  per attenersi alle disposizioni emanate dal precedente decreto governativo.  Sui Social intanto impazzano i commenti dei vari schieramenti. Per alcuni sarebbe giusto poter aprire con le dovute cautele e precauzioni, per altri la decisione della Santelli vanificherebbe tutti i sacrifici percorsi in questa guerra al coronavirus.

 

Omar Falvo

“Santo Stefano di Rogliano non ci sta! Non vogliamo vanificare i risultati raggiunti fino ad oggi”. Dura presa di posizione del primo cittadino Lucia Nicoletti, che rimanda al mittente l’ordinanza emanata nella giornata di ieri dal presidente della Regione Calabria Jole Santelli. Il sindaco comunica alla cittadinanza che nel proprio Comune resteranno in vigore le norme dell’ultimo decreto governativo.


Pubblichiamo la nota diffusa pochi minuti fa dal gruppo "L'Arcobaleno".

«Si Informa la cittadinanza che a Santo Stefano di Rogliano continueranno ad essere in vigore le norme stabilite dall'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri fino al 18 maggio e che non si applicherà l'Ordinanza appena pubblicata a firma della Presidente della Regione Calabria. Ci rendiamo conto del grande sacrificio ma è importante non vanificare i risultati raggiunti fino a questo momento!».

 

Omar Falvo

La compagine civica, guidata dal primo cittadino Giovanni Altomare, si dissocia "dall'improvvisa" ordinanza numero 37 emanata del presidente della Regione Calabria, che - scrive -"Contrasta con il decreto del Governo dello scorso 28 aprile". Ecco la nota integrale dell'amministrazione pubblicata sulla pagina facebook del Comune:

Avviso alla cittadinanza.
"Si avvisano tutti i cittadini che, in seguito alla improvvisa pubblicazione dell’ordinanza n. 37 del Presidente della Regione Calabria, in contrasto con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 aprile, sul territorio comunale, fino a nuove ed ulteriori comunicazioni, sono valide le disposizioni del suddetto Decreto che regolano le aperture delle attività commerciali.
Pertanto, non è concessa l’apertura di attività come bar, ristoranti e/o altre, seppure all’aperto e nel rispetto delle normative igienico-sanitarie atte a limitare il contagio dal COVID19.
Questo per evitare di vanificare gli sforzi ed i sacrifici fatti, nelle settimane scorse, dalla comunità roglianese nell’arginare il contagio dal virus e per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica.
Grazie per la collaborazione a tutti i cittadini".

Dell’arte, si sa, è facile goderne, difficile è parlarne. Commentare la nuova opera scultorea “La donzelletta”, del maestro Telemaco Tucci, richiede, quindi, una buona dose di umiltà ed un grande amore per questo nobile mestiere, frutto di talento ed ingegnosità. La sopracitata creazione artistica vuole essere un omaggio al grande poeta recanatese Giacomo Leopardi, ed è stata commissionata appositamente per la rassegna artistico-letteraria“Il sabato del villaggio”. La statuina, disegnata con cura, brilla di luce propria.
Si rimane subito colpiti dalla figura stilizzata della giovane donna, il cui profilo è indefinito proprio per dare la possibilità ad ognuno di noi di riconoscersi in lei. Lunghi capelli castani le incorniciano il volto, dolcezza che propaga al suo cuore nell’atto di stringere al petto un mazzetto colorato di rose e viole.
La figura femminile, protagonista di molte opere del maestro Telemaco Tucci, proposta nella forma rigida di un manichino dai colori vivaci ed uniformi, viene collocata in uno spazio immobile, pacato, senza tempo. Forse sta a simboleggiare l’attesa che, come descrisse magistralmente il grande poeta, è spesso illusoria. Anche il momento più lieto, infatti, lo si percepisce con un velo di tristezza. Ogni cosa porta con sé il marchio dell’effimero, regna la consapevolezza della caducità della vita.
Le opere realizzate da Telemaco Tucci si rivelano sempre ricche d’inventiva, sono creazioni che suggeriscono racconti senza tempo. A volte provengono da uno spazio lontano, da ere che non ci appartengono ma che custodiamo animalescamente dentro di noi. Le sue creazioni ci convincono. Attendiamo dalla sua mente e dalle sue mani altri successi.

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