«Ho voluto aderire anche io all’appello “Basta con gli agguati” lanciato dal quotidiano Il Manifesto contro gli attacchi strumentali e l’accanimento eccessivo verso il Governo in questa fase così delicata, un appello firmato già da molti intellettuali ed esponenti della società civile.
Sono convinto che il Governo Conte stia lavorando bene, pur sotto il fuoco incrociato.
Questo Governo sta affrontando da mesi una situazione drammatica ed inedita.
Ha dovuto assumere decisioni difficili ma le misure prese per contrastare l’avanzata del virus stanno dando i risultati sperati. Così come i provvedimenti di carattere economico e finanziario hanno messo in campo enormi risorse per aiutare famiglie, aziende ed Enti locali.
Certo, l’emergenza non è finita e c’è ancora molto lavoro da fare e lo stesso presidente Conte non ha nascosto le difficoltà del momento chiedendo scusa per alcuni ritardi nelle somme da erogare.
Proprio ora bisognerebbe comprendere la necessità di restare uniti in questa battaglia, al di là dei colori politici. Alimentare la sfiducia e il malcontento è l’ultima cosa di cui l’Italia ha bisogno.
Anche in Calabria, lo voglio ribadire, solo con la collaborazione e la concertazione tra le istituzioni possiamo lavorare bene e superare il momento drammatico.
Solo remando tutti nella stessa direzione usciremo dalla tempesta».

Presidente Provincia di Cosenza
Franco Iacucci

I sindaci di Aprigliano, Belsito, Colosimi, Grimaldi, Lago, Mangone, Marzi, Parenti, Paterno Calabro, Rogliano, S. Stefano di Rogliano, sono tra i circa settanta primi cittadini della provincia di Cosenza firmatari della richiesta di "attivazione del servizio di prevenzione sanitaria emergenziale sistematica per coloro i quali rientrino da altre regioni per tornare presso il proprio domicilio, abitazione e residenza". L'istanza è stata avanzata, nella giornata di ieri, al presidente della giunta regionale Jole Santelli, all'Asp e al Prefetto di Cosenza, al Commissario straordinario dottore Giuseppe Zuccatelli, al Dipartimento della Protezione civile regionale.

Considerato che una “diffusione virale da rientro” avrebbe conseguenze imprevedibili e nefaste tanto per la salute dei cittadini calabresi quanto per il già debole tessuto economico regionale, gli amministratori chiedono «che la macchina organizzativa regionale, per il tramite del dipartimento di prevenzione, attivi una procedura improntata alla massima prevenzione, che imponga l’effettuazione sistematica di tamponi rino-faringei a tutti coloro i quali rientrino in regione avvalendosi della facoltà di cui al Dpcm del 26.04.2020 art.1, comma 1, lett.a; che tale profilassi, comunque seguita dall'isolamento domiciliare, almeno fino all'esito del tampone, sia posta in essere al momento stesso dell’arrivo in regione dei soggetti di rientro, onde evitare ogni possibile rischio di contatto e di contagio con altre persone con le quali, inevitabilmente, andrebbe ad attivarsi una qualsiasi forma di interazione fisica, diretta o indiretta; che l’esito dei tamponi effettuati sia tempestivamente comunicato ai sindaci dei territori interessati, onde consentirgli l’adozione di ogni provvedimento necessario alla gestione dei singoli casi e da adottare in conformità ad ogni indicazione che le competenti autorità regionali e sanitarie vorranno fornire in coerenza con la profilassi di cui trattasi».

(Nella foto, il sindaco di Marzi, Rodolfo Aiello)

 

 

Continua il viaggio  alla scoperta delle frazioni di montagna nel  nostro territorio. Oggi, siamo nel piccolo borgo di Petrisi. Situato nel territorio del comune di Scigliano, in provincia di Cosenza, Petrisi è una delle frazioni più antiche dell’intera area Savuto. Dalla bellezza disarmante, persiste alle intemperie da anni, in un luogo letteralmente da fiaba,  circondato da boschi di castagneti secolari e querceti. E’ una delle nove località che danno vita al comune di Scigliano. Un “villaggio” antico dal carattere medievale con strutture interamente costruite in pietra. Viuzze arcaiche solcano questo sito affascinante e raccontano la storia di un tempo passato.  Appena  giunti, attraverso questo viaggio immaginario,  sul promontorio che sovrasta questa piccola opera d’arte, costruita con abilità dalle maestranze locali, sin da subito il nostro sguardo è attirato dai colori luminosi e intensi delle poche case che plasmano e tratteggiano il posto.

Fortezza e sentinella tra mare e montagna

Un’aria leggera dalla vallata circostante si incanala lentamente, tra le piccole muraglie presenti, e giunge portando la brezza marina. Oggi, solo alcuni audaci mantengono in vita quest’opera dell’antichità,  solo quaranta abitanti hanno scelto di vivere in questo posto che parla di storia, cultura e tradizioni. Ricordiamo che Scigliano attirò l’attenzione anche dello  storico Accattatis.  Secondo le fonti,  sin dal XVI secolo, la città di Scigliano dipendeva dal Regno di Napoli e nel corso dei secoli, nonostante i numerosi tentativi di conquista, riuscì sempre a mantenere la fedeltà al Regno di Napoli, sebbene con brevi parentesi. Dopo questo excursus nella storia ritorniamo nel borgo di Petrisi. Dopo aver percorso un pendio arriviamo in una bizzarra piazzetta, e scrutando lo sguardo, solo le nuvole di questi giorni primaverili, impediscono ai nostri occhi di scorgere il mare. Le  maestranze locali  hanno forgiato uno dei posti più belli dell’intera regione Calabria, come  la chiesa di San Michele, consacrata dal vescovo di Martirano nel 1578. Le vigne ricche di fascino attorniano la parte superiore del luogo e plasmano una location meravigliosa, nella quale il profumo della legna, che arde nelle abitazioni, avvolge l’aria. A circa 1000 metri di altezza Petrisi, ancora oggi, vuole raccontare la sua storia. Lasciamo questo piccolo paradiso terrestre nella speranza di poter presto ritornare e con l’entusiasmo di aver riacceso i riflettori su questo luogo, troppo spesso dimenticato.                    

Omar Falvo

Le Associazioni “La Fontana” (organizzazione no-profit) e “G. Montoro” (centro culturale) hanno provveduto in data 30 aprile ad effettuare la quarta distribuzione di pacchi alimentari su tutto il territorio roglianese. La misura è stata adottata per andare incontro a tutti quei nuclei familiari ed a quelle persone che, a causa della crisi per il Coronavirus, si trovano in condizioni di fragilità, così da alleviare le difficoltà economiche che incontrano.
Le associazioni sopra menzionate ringraziano i cittadini e le 38 aziende che, nonostante la crisi economica, si sono prodigati nella realizzazione dei due progetti intrapresi:“Raccolta Alimentare” e “Sostegno alle famiglie”. Esprimono gratitudine anche all’Associazione Liberamente, che ha contribuito all’acquisto di sistemi D.P.I da distribuire ai medici di base e/o condotti di Rogliano, ed all’Associazione Atletico Rogliano che ha contribuito all’acquisto di generi alimentari di prima necessità, per questo IV° intervento alimentare. Queste iniziative rappresentano un impegno coscienzioso nei confronti della cittadinanza. Fondamentale è recepire tutte le richieste d’aiuto, anche le più silenziose e discrete. Nessuno deve restare indietro, soprattutto in questo momento storico dove le persone hanno bisogno di risposte certe e di tranquillità. Da non dimenticare il solerte sostegno dell’Amministrazione Comunale che ha messo a disposizione, a partire dal 27 aprile, dei buoni alimentari finanziati dallo Stato per i cittadini meno abbienti.

Nella cittadina del Savuto, uno dei paesi calabresi più colpiti dal Covid-19, si registrano due nuovi casi si positività. La notizia, balzata nella tarda serata di ieri, è stata confermata stamane sulla pagina ufficiale del Comune di Rogliano. Nella nota si legge: «Registriamo due nuovi casi positivi che sono già in isolamento domiciliare poiché appartenenti al nucleo familiare di un soggetto affetto da Covid. L'ASP ha comunicato che ripeterà i tamponi per avere conferma della positività». Nella nota, si comunica inoltre che i tamponi effettuati finora sono 215. In essi non sono stati considerati i tamponi di controllo effettuati sui soggetti positivi, che sono attualmente 6 (1 ricoverato e 5 in isolamento domiciliare). I negativi sono 182 e 27 sono i guariti.
 
 
 
 
 
 
 
 
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GRIMALDI - Sono divertenti, spigliati, belli, complici, e giocano a fare gli attori.
Questa premessa potrebbe far pensare, a molti, che i protagonisti di questo articolo siano due fidanzati. Ma Francesco e Giovanna Vecchio, questi i loro nomi, sono molto di più.
Fratello e sorella, 20 anni lei, 27 lui, in questi giorni di isolamento, stanno dando vita a degli sketch particolarmente divertenti e coinvolgenti, che li vedono protagonisti sui social Facebook e Tik Tok.
«Tutto è nato per gioco - ammette Giovanna - perché ci piace far divertire le persone e ci piace anche recitare. Poi, come negarlo, in questo periodo di quarantena, improvvisare degli sketch ci consente di passare e far passare le giornate in modo “alternativo”».
Giovanna, occhi grandi scuri e un sorriso disarmante, studia Scienze dell’educazione all'Unical. Francesco, che lavora in un bar locale, occhi scuri pure lui e sguardo tenebroso, si diverte a improvvisare con lei esilaranti gag, che lasciano trasparire il loro straordinario legame affettivo, che non conosce gelosie, rivalità o battibecchi.
Così, in questo tempo che sembra sospeso, i due fratelli, dimostrando di possedere grande creatività, si divertono a interpretare scene esilaranti, tratte da noti film della commedia italiana, calandosi ogni volta perfettamente nella parte.
In un batter d’occhio, svestono i panni di Francesco e Giovanna, e indossano quelli di Jessika e Ivano, gli svampiti sposi di “Viaggi di nozze”, il fortunato film di Verdone degli anni ’90. Non solo. I due sono molto abili a realizzare scenette che intrattengono piacevolmente, facendoci distrarre per qualche minuto.
Giovanna, poi, ha saputo ben interpretare anche ruoli più impegnativi. È stata, infatti, protagonista di un video dedicato alla violenza sulle donne, realizzato dall'amministrazione comunale di Grimaldi in occasione dell’8 marzo.
Francesco e Giovanna, con la loro simpatia travolgente – ne siamo certi – sapranno regalarci ancora momenti allegri e leggeri, nel lungo periodo di quarantena che ci attende.

Straccetti di pollo con peperoni


Ingredienti per 4 persone:

500 g di petto di pollo
2 peperoni rossi
1 cipollotto
5 pomodorini pachino
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 noce di burro
Farina q.b.
Sale q.b.


Procedimento
Lavate e tagliate a striscioline i peperoni. Tagliate il cipollotto, fatelo appassire nell’olio, aggiungete i peperoni, il sale e lasciate insaporire per qualche minuto; unite i pomodorini, coprite con un po’ d’acqua e lasciateli cuocere per circa 15 minuti. Tagliate a straccetti il petto di pollo, mettete il sale e passateli nella farina. Fate sciogliere in una padella una noce di burro, mettete gli straccetti di pollo, lasciateli rosolare per circa 10 minuti e versateli nella padella insieme ai peperoni. Lasciate cuocere per circa 15 minuti e servite.

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