MALITO – Mascherine antivirus sono state distribuite ai cittadini malitesi per affrontare la fase 2.
Gli autori di questo gesto solidale sono stati i ragazzi del fantacalcio "Fanta Malito", che hanno devoluto in beneficenza i 1.200 euro del montepremi accumulato, speso per l’acquisto dei dispositivi medici. «Stamattina – ci dice Santo Pallone, componente del "Fanta Malito" - ci siamo adoperati per la consegna, rispettando la distanza di sicurezza e indossando guanti, mascherina e igienizzante per le mani, al fine di garantire la tutela di tutti i cittadini.
Abbiamo distribuito mascherine di stoffa a due strati, equiparabili a quelle chirurgiche, che possono essere lavate e riutilizzate. Inoltre, inserendo un ulteriore filtro nell'apposito scomparto, le stesse diventano equivalenti alle ffp2 (ovvero mascherine ad alta protezione). Presto - anticipa Pallone - realizzeremo un video di ringraziamento alla popolazione per l'accoglienza che ci ha riservato».
I dodici membri del "Fanta Malito" (Giovanni Bombini, Marco Bombini, Gennarino Borrelli, Stefano Di Battista, Antonio Gagliardi, Gaetano Galli, Carlo Gaspari, Francesco Greco, Andrea Guzzo Foliaro, Antonio Guzzo Foliaro, Santo Pallone, Renato Panno) hanno ricevuto i ringraziamenti del sindaco Francesco De Rosa, che ha espresso parole di apprezzamento nei loro confronti: «L'amministrazione comunale – ha detto il primo cittadino - ringrazia i giovani del "Fanta-Malito" per la lodevole iniziativa posta in essere, in linea con il senso civico della comunità malitese».

 

Secondo una nota,  pervenuta alla nostra redazione da Carmine Altomare, proprietario della "Tenuta Bocchinieri",, sono state avviate le indagini per ritrovare un'antica grotta. Il rifugio, presumibilmente utilizzato dai briganti, potrebbe trovarsi  nei terreni che ospitano la tenuta. "Ritengo che la storia dei brigantaggio vada rivisitata. A tal proposito segnalo che sono in corso le ricerche per individuare la seconda grotta che, secondo quanto riferito, dovrebbe trovarsi sempre nella Tenuta Bocchinieri", ha affermato Carmine Altomare. Continueremo a seguire con "La Voce del Savuto" questa vicenda. Ne vedremo delle belle. 

Omar Falvo

 I racconti, sin dalla notte dei tempi,  sono la base, per noi tutti,  di una sorta di archivio pregno di informazioni. Queste leggende, che dal passato  resistono tenacemente alla forza dell’oblio, tante volte narrate dai nostri nonni, devono essere fortemente  tutelate. Come? Ovviamente ricostruendole. Le storie rappresentano un tassello della linfa vitale  del nostro patrimonio culturale. La valle del Savuto è colma di questi scrigni, disseminati in luoghi dal fascino indiscusso. Vallate, promontori, boschi, borghi, sono da considerarsi, a tutti gli effetti, una ricchezza per  la comunità. Questo viaggio, immaginario,  parte sin dalle prime luci dell’alba dalla località Orsara, nel comune di Marzi. Giunti nella frazione, un villaggio da le mille e una notte, subito, incontriamo Giuseppe Scalzo, amante di questi territori e custode poliedrico di un sapere troppe volte dimenticato. Per ascoltare con attenzione le sue parole, decidiamo di raggiungere la fontana presente nel borgo, per poter trovare un comodo riparo.

 Le grotte dei briganti  e gli orsi di Orsara

Sono centinaia  i racconti di queste grotte disseminate nel territorio, nozioni, da secoli  tramandate oralmente dai nostri antenati. Sul cucuzzolo, di una delle grotte, sono visibili tre scavi. Per la forma, queste insenature  ricordano tantissimo delle padelle. La gente del posto le chiamava “mangiature” dei briganti”, inizia così il viaggio  emozionante nel sapere di  Giuseppe Scalzo.

Secondo tanti servivano per far mangiare i cavalli dei briganti. Su tale ricostruzione ho i miei dubbi. Considera,  che  la grotta, sul lato ovest del colle Piricozza, si trova in un territorio ripido, alle spalle di Balzata. Luogo difficilmente raggiungibile dai cavalli. E poi,  i briganti avevano il tempo di poter creare tutto questo? Ritengo, che la chiave di volta di queste opere architettoniche non sia da attribuirsi a queste leggende. Probabilmente la verità, sul vero significato di queste “padelle”, risale a tempi molto più antichi”, ha continuato Scalzo, catturando notevolmente la mia attenzione con le sue parole. 

"Una delle grotte  è situata  vicino alla  località Destro Quintieri. Le altre due incece nei pressi di Orsara. Un tempo, in questi boschi vagavano anche gli orsi. In Calabria fino al 1600, secondo le ricostruzioni di alcuni storici, questi mammiferi abitavano i nostri territori. Il nome della frazione di Orsara, probabilmente, è riconducibile a tale tematica. Sai ( riflette ndr)  anche in Sila esistono altre località che tracciano un perimetro ben definito in tale direzione. Voglio citare ad esempio la “Macchia dell’Orso",  ha concluso lo stesso. 

Sicuramente ritorneremo in questo luogo, per accendere nuovamente i riflettori su queste tematiche. Ne vedremo delle belle.

Omar Falvo

GRIMALDI – I libri scolastici sono stati riconsegnati, in questi giorni, agli alunni dei plessi di Grimaldi, Altilia e Malito. L’amministrazione comunale, d’intesa con la dirigente dell’Istituto comprensivo Mangone-Grimaldi, Mariella Chiappetta, ha fatto sì che avvenisse la restituzione dei volumi, che erano rimasti a scuola dal momento in cui – come ben sappiamo - ne è stata disposta la chiusura, per proteggere bambini e ragazzi da un eventuale contagio da coronavirus.
I libri sono stati recuperati e consegnati a casa degli studenti dai volontari della Protezione civile, che in questo periodo di grande difficoltà, stanno prestando il loro prezioso e incessante aiuto alla comunità grimaldese.
«Ringrazio la professoressa Chiappetta e i volontari della Protezione civile per quest’azione lodevole. Questo – ha commentato il sindaco De Marco - è forse il risultato più bello per il “futuro”: un’amministrazione capace di essere sempre più vicina alla scuola, alle famiglie e agli studenti».
 
(Nella foto, il sindaco Roberto De Marco con la dirigente scolastica Mariella Chiappetta)

GRIMALDI – In un video messaggio diffuso nel primo pomeriggio sulla pagina Facebook del comune, il sindaco Roberto De Marco ha fornito ai cittadini informazioni sulla fase 2 e sul nuovo bando che l’amministrazione comunale ha predisposto per aiutare le famiglie più bisognose. Queste ultime, a partire da domani (dopo la pubblicazione del bando), e fino al 14 maggio prossimo, potranno presentare domanda per beneficiare dei buoni alimentari. «Sono rimaste delle somme a disposizione del comune, da destinare alle famiglie maggiormente colpite dalla crisi economica. Un nuovo bando – ha spiegato il primo cittadino - andrà a coinvolgere quelle fasce della popolazione economicamente più deboli e anche coloro che, pur se percettori di sussidio da parte dello Stato, non riescono a far fronte ai bisogni della vita quotidiana». In merito alla fase 2, che inizierà da domani, De Marco ha elencato le attività consentite e ha suggerito i comportamenti da adottare, invitando la cittadinanza al rispetto delle regole previste dal Dpcm governativo. Il primo cittadino, che ha reso noto d’avere chiesto, insieme a tutti i sindaci della provincia di Cosenza, che venga eseguito il tampone su coloro che torneranno da altre regioni, ha esortato la comunità a continuare ad usare cautela e tutti gli accorgimenti necessari, per il bene di tutti. De Marco ha anche spiegato la scelta di attenersi alle disposizioni del Governo rispetto all'ordinanza emessa dal presidente della Regione Calabria Jole Santelli. «Dopo essermi consultato con l’amministrazione comunale e gli esperti in materia – ha chiarito il primo cittadino - abbiamo deciso insieme di seguire le direttive del Dpcm vigente rispetto all'ordinanza. Questo sia perché le azioni dell’amministrazione hanno ricadute sulla comunità, sia perché, secondo gli esperti, l’ordinanza sindacale è inefficace fino a quando rimane vigente quella regionale». Il sindaco ha infine ringraziato, per la collaborazione finora prestata, le Forze dell’ordine, la polizia municipale, i dipendenti, i volontari della Protezione civile, la signora Francesca Bufano e la sua associazione».

Nella giornata di ieri, l'amministrazione comunale di Parenti,  capeggiata dal sindaco Donatella Deposito, ha avviato le procedure per  la sanificazione dei veicoli comunali, della Protezione civile e delle forze dell'ordine. La dura battaglia al coronavirus non arretra di un millimetro in tutto il nostro Paese. L'imminente "fase 2" è ormai alle porte.  Nel Comune di Parenti, in provincia di Cosenza,  continua il percorso intrapreso per fronteggiare questa emergenza. Un perimetro ben definito, dai vari decreti emanati dal Governo, per tentare di arginare la diffusione del covid-19. Ricordiamo che i mezzi utilizzati dai volontari, dai dipendenti comunali, dalle associazioni, e dalle forze dell'ordine rappresentano, metaforicamente parlando, una fortezza contro questo nemico invisibile. Controllo territoriale, distribuzione dei beni di prima necessità per la popolazione, solo alcune delle iniziative portate avanti in queste settimane in tutto il territorio della valle del Savuto. 

Omar Falvo

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