PIANE CRATI - Corsa a tre per la conquista del palazzo comunale alle amministrative del 20 e 21 settembre prossimi. Al veterano Michele Ambroggio si contrappongono Stefano Borrelli, candidato per la prima volta a sindaco, con esperienze da consigliere e da vicesindaco, e Domenico Provenzano, anni fa consigliere di minoranza, anche per lui alla prima esperienza come candidato alla carica di primo cittadino.

Lista "Noi Piane Crati", candidato a sindaco: Domenico Provenzano detto Mimmo
Candidati alla carica di consigliere comunale:
Marino Guido, Piro Valentina, Turco Valentina, Vozzo Monica, Giannotta Emanuela, Rizzuto Emanuele Filiberto, Mazzuca Eugenio, Costabile Michelangelo.

Lista "Uniti per Piane Crati", candidato a sindaco: Stefano Borrelli
Candidati alla carica di consigliere comunale:
Capitano Davide, Michele Bozzo detto Corallino, Silvia Fuoco, Luisa Fuorivia, Raffaele Maulicino, Emilio Nigro, Lorenzo Perri, Pierpaolo Sacchetta, Pasquale Andrea Tosto, Ylenia Turano.

Lista "Tradizione e Futuro", candidato a sindaco: Michele Ambroggio
Candidati alla carica di consigliere comunale:
Altomare Francesco, Vigna Alessandro, Nigro Rossella, Fuoco Luciana, Scaramuzzo Giuseppe, Porco Giovanni, Mancuso Francesca, Ziccarelli Emanuele, Provenzano Fabio, Carpino Federica. 

Piero Carbone, giornalista pubblicista

Noi qui sottoscritti Mario Buffone, Giuliana Giuliani, Diego Sicilia e Cristina Guzzo, in qualità di consiglieri comunali e rispettivamente dei gruppi consiliari "Un’Altra Rogliano" ed "Esserci per Fare", con la presente, rileviamo che, anche a seguito di numerose segnalazioni dei cittadini, nonché in base a quanto constatato personalmente, vi sono numerose zone della nostra cittadina interessate da fenomeni di abbandono di rifiuti e scarsa se non inesistente pulizia delle strade e degli spazi pubblici.
Evidentemente vi è una grave incuria da parte di privati ma altrettanto evidente un insufficiente controllo del territorio.
Vi è quindi necessità di una immediata azione di controllo e di repressione degli illeciti atteggiamenti, così come è altrettanto necessario una costante e continuativa pulizia dell’intero territorio e pertanto tanto del centro cittadino quanto delle periferie.
Si allegano a mo’ di esempio alcune foto di largo risorgimento comprovanti una situazione intollerabile di degrado.
Con il consueto spirito di coadiuvare questa amministrazione, restando in attesa di pronto riscontro, si porgono distinti saluti.
"Un'Altra Rogliano"
"Esserci per fare"

Cosenza, 25 agosto 2020 - Il ministro della salute Roberto Speranza non può non essere preoccupato e allarmato della situazione finanziaria in cui si trova l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Un’Azienda tra le più grandi del Mezzogiorno con un bilancio di oltre un miliardo e 200 milioni di euro, un terzo dei 3,4 miliardi di euro che lo Stato, ogni anno, destina alla Calabria per il sistema sanitario calabrese. Nel frattempo, si sono susseguiti direttori generali e commissari ma nessuno ha avuto il coraggio di assumersi le responsabilità e di approvare il Bilancio consuntivo 2018, ancora oggi non approvato.
Alcuni ben informati sostengono che all’interno dell’Asp si sarebbero registrati dai 50 ai 60 milioni di euro di fatture non contabilizzate e debiti fuori bilancio. Sarebbe la certificazione di un debito enorme da parte dell’Asp di Cosenza che inciderebbe pesantemente sull’equilibrio dei conti dell’intero sistema sanitario calabrese.
Si tratterebbe di un nuovo deficit finanziario che aggreverebbe ancora di più il già pesante debito della sanità calabrese che ci ha portati ad essere sanzionati con il blocco del turn-over e all’applicazione delle maggiorazioni dell’aliquota Irap e dell’addizionale Irpef per tutti i calabresi.
Ma non è solo il Bilancio consuntivo 2018 a non essere stato approvato, visto che non risulta adottato né il Bilancio consuntivo 2019, né il Bilancio preventivo 2020 che è stato oggetto di importanti prescrizioni.
Vista l’inerzia della Regione Calabria e dell’ufficio del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro, il ministro Speranza farebbe bene ad aprire una Commissione di inchiesta per fare luce sulla situazione finanziaria della più grande Asp della regione. Non è tollerabile che, di fronte a dati oggettivi, in questi anni non sia intervenuto nessuno per porre fine a questa situazione che rischia di far pagare un caro prezzo ai cittadini, non solo dal punto di vista finanziario ma anche per la qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie.
Non dimentichiamo che due Asp – Reggio Calabria e Catanzaro - sono già state commissariate per mafia. Nell’Asp di Cosenza i conti non tornano e la preoccupazione maggiore è quella che tale situazione allungherebbe di molto ancora il commissariamento della sanità calabrese.
Il Ministro della salute assuma, dunque, tutte le opportune iniziative atte a fare chiarezza e a ripristinare correttezza e legalità nei conti finanziari dell’Asp di Cosenza visto che chi è deputato ai controlli fa finta di non sapere o è complice di tale situazione. Soldi sottratti alla salute dei cittadini usati per pagare milioni di euro di interessi di mora, spese legali, pagamenti doppi e tripli di una stessa fattura.

Carlo Guccione
Consigliere regionale

L’Europarlamentare Vincenzo Sofo e il consigliere regionale Pietro Molinaro (nella foto), della Lega, prendono posizione con una dichiarazione congiunta, in merito all'ultima ordinanza della Presidente della Calabria, Santelli.
«L'Ordinanza n. 61 della Presidente della Regione Calabria che dispone la sospensione delle attività delle discoteche all'aperto e di tutte le attività collegate al ballo, pur se giustificata dall'andamento in crescita dell'epidemia da Covid 19, pone la questione delle conseguenze economiche sugli operatori economici coinvolti e su tutti gli addetti del comparto. Dopo un avvio molto tardivo della stagione turistica - chiariscono i due esponenti politici - ora arriva il blocco anticipato proprio nei giorni del ferragosto. Tutte le imprese si erano attrezzate con maggiori o minori investimenti per allietare le giornate dei vacanzieri, anche con ospiti di rilievo. Dalle località più rinomate a quelle più tranquille della splendida Calabria, in tutti i locali era stato allestito un ferragosto d'eccezione ed un programma di feste fino al termine di questa estate 2020. Tante risorse economiche impegnate con l'auspicio di compensare anche gli investimenti fatti per garantire la sicurezza sanitaria dei clienti e degli addetti. Su tutto questo ora arriva la decisione, forse inevitabile, di sospendere tutto. Un duro colpo - sostengono -a cui le aziende del settore non possono far fronte con le proprie forze. In assenza di un provvedimento nazionale, non può che essere la Regione Calabria a farsi carico di una iniziativa di compensazione economica per tutti gli addetti del settore che pagheranno in prima persona i danni economici. Occorre subito mettersi al lavoro in questa direzione - concludono Sofo e Molinaro - . Imprenditori, imprese e tutti gli addetti hanno bisogno di sentire la Regione Calabria al proprio fianco».

GRIMALDI - Il consigliere comunale Attilio Rino ha chiesto al sindaco Roberto De Marco di promuovere un incontro pubblico avente per oggetto la proposta di adesione inoltrata dalla Regione Calabria ad alcuni Comuni per la creazione di un progetto di un parco naturale che interessa alcune aree montane.
«Considerato che anche il nostro Comune è inserito in questo progetto, - scrive Rino - e che molti cittadini, a vario titolo interessati (proprietari, agricoltori/allevatori, cacciatori) manifestano una certa preoccupazione su probabili restrizioni o limitazioni, chiedo che l’amministrazione promuova un’assemblea con esperti e promotori dell’iniziativa per chiarire perplessità e dubbi. Poiché si tratta di una scelta che investe la collettività ed un vasto territorio della nostra montagna, crediamo come gruppo di minoranza “Il sogno per Grimaldi” che la scelta meriti un’attenta valutazione. Noi, allo stato, non siamo né a favore, né contro per il fatto che non conosciamo i termini (vantaggi o svantaggi) di questa iniziativa».
Piero Carbone, giornalista pubblicista

In merito alle nuove direttive emanate a seguito dell’epidemia Covid-19, i gruppi consiliari di minoranza "Un'altra Rogliano" ed "Esserci per fare", in una interrogazione congiunta, domandano al sindaco Altomare «quali azioni saranno intraprese a Rogliano per garantire il corretto svolgimento, in sicurezza, delle lezioni».
I consiglieri comunali Mario Buffone, Cristina Guzzo, Diego Sicilia e Giuliana Giuliani chiedono ancora al primo cittadino: «Quali determinazioni sono state assunte ad oggi e qual è il numero degli alunni attualmente iscritto presso tutte le scuole presenti sul territorio e, di conseguenza, quante classi si formeranno e, pertanto, anche se si è deciso di sdoppiare eventualmente delle classi; se si hanno delle aule di grandezza e di numero necessario e sufficiente a garantire la corretta gestione del servizio scolastico e se sono state individuate eventualmente nuove aree di cui usufruire».
L'interrogazione prosegue ancora con le seguenti richieste:
- di quale spazio usufruiranno gli alunni pro capite;
- se è stato redatto da chi di competenza un nuovo progetto di sicurezza alla luce della nuova e più recente normativa anti – Covid;
- se si è richiesto personale aggiuntivo agli organi competenti ed in particolare all’ATP;
- quali determinazioni si vogliono assumere al fine di riuscire comunque a garantire il servizio di trasporto scolastico;
- alla luce dello stato attuale degli edifici scolastici insistenti sul territorio, quali siano le intenzioni dell’amministrazione rispetto alla collocazione degli studenti per l’a.s. 2020/2021.
In conclusione, gli amministratori di minoranza, alla luce del forte calo di iscritti registrato negli ultimi anni, dal punto di vista dell’offerta formativa chiedono al primo cittadino «quale tipo di progetti l’amministrazione comunale ha inteso proporre alle scuole per accrescere l’offerta formativa».

PIANO LAGO - Era da un po’ di tempo che non si sentiva parlare di fusione di enti locali nell’area a sud di Cosenza. Una tematica che interessa alcuni amministratori e diverse associazioni che più volte hanno tenuto assemblee e incontri con i cittadini.
A riprendere il discorso è Gaetano Greco (nella foto), coordinatore di Forza Italia "Piano Lago" che comprende Figline Vegliaturo, Piane Crati, Cellara, Mangone, Santo Stefano di Rogliano, Paterno Calabro, il quale evidenzia la necessità di una fusione dei comuni che gravitano su Piano Lago insieme ad Aprigliano.
«Credo - sostiene Greco - che ormai i tempi siano maturi, abbiamo la prova del buon risultato che altre fusioni hanno portato migliorando servizi e diminuendo le tasse. Se si sono fuse due importanti realtà come Corigliano e Rossano, anche piccoli comuni come quelli elencati possono trovare una sintesi che porterebbe solo benefici sia in termini di servizi che lavorativi. Sono consapevole che alcuni politici e amministratori del territorio sono legati a superate e sterili logiche campanilistiche e che l'argomento fusione possa ingenerare in loro paura, ma devono rendersi conto che è l'unica strada da perseguire se non vogliono che da qui a qualche anno i comuni possano essere commissariati per dissesto finanziario. La fusione di questi comuni unirebbe la zona industriale in una sola e grande area, e la vicinanza con lo svincolo autostradale potrebbe invogliare qualche imprenditore a investire nella zona. Inoltre - conclude il coordinatore di Forza Italia - si potrebbe pensare di creare una importante zona residenziale vista la comodità dei collegamenti con la città, la costa tirrenica e l'altopiano silano, grazie agli importanti finanziamenti che arriverebbero dallo Stato e dalla Comunità europea».
Piero Carbone, giornalista pubblicista

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