di  Antonietta Malito

A Grimaldi, giugno non segna solo l’inizio dell’estate. È il mese del cuore, quello in cui la fede si fa tradizione condivisa, emozione collettiva. È il mese in cui le campane sembrano suonare con un’eco più profonda e i tamburi (i tammurinari, orgoglio e poesia del popolo) svegliano il paese alle prime luci dell’alba, annunciando a tutti che la tredicina di sant’Antonio di Padova sta per cominciare.

 

di  Fiore Sansalone

La mietitura è uno dei momenti più attesi e cruciali dell’anno per le famiglie contadine. Da essa dipende il sostentamento di intere generazioni, e per questo ogni gesto, ogni preparativo, è carico di attenzione e devozione. Un solo errore, una piccola distrazione, può vanificare mesi di fatica e sacrificio. Per questo, la mietitura non è solo un lavoro, ma un rito che unisce fatica, fede e tradizione. 

 

di Omar Falvo

 La Calabria è strettamente collegata con l’Abruzzo da un anello di congiunzione colmo di storia, che prende vita sin dalla notte dei tempi. La chiave di lettura di questa teoria prende forma, e si concretizza, con gli orsi: in particolare con l’orso bruno marsicano. Attualmente questa specie resiste al tempo nei territori dell’Abruzzo del Lazio e del Molise.

 

dI Omar Falvo

 Gli antichi mestieri, l’arte della falegnameria declinata nelle sue mille sfaccettature, e ancora, variopinte creazioni artigianali, questi alcuni degli ingredienti presenti nella fiera in onore di sant’Espedito promossa dall’amministrazione comunale di Pedivigliano. 

 

di Giuseppe Pizzuti*

La Calabria abbonda di proverbi, incisivi, chiari, immaginosi. Essi sono espressione della civiltà e delle condizioni del popolo calabrese. E poiché la civiltà è stata, se non esclusivamente, certo prevalentemente contadina, molti riguardano l'agricoltura, la meteorologia, la pastorizia. Della vita del popolo, ricca solo di stenti e di privazioni, senza speranza e senza fede nell'avvenire, sono derivati molti proverbi e modi di dire proverbiali sulla miseria dei molti, la ricchezza e il potere dei pochi, l'egoismo, la cupidigia, l'individualismo, l'antisocialità.

 

MALITO - Anticamente Malito era un paese molto povero. Le case, costruite in prevalenza con “sderru”, non rispondevano a nessun principio igienico e di comodità, tantomeno di stabilità: nel piano terra, denominato “catoiu” (parola greca che significa “sotto la casa”) trovavano asilo l’asino, il maiale, le galline, le capre e il cane.

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